Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Viaggio negli anni ’80

Per un tuffo nel passato non occorre una macchina del tempo. Basta ascoltare “ElettrOttanta” l’ultimo album di Fabio Milella che ha tutte le carte in regola per diventare il tormentone di quest’estate 2012. L’intervista

Fabio Milella, l'artista pugliese, classe '78
Fabio Milella, l’artista pugliese, classe ’78

Prima che inventino una macchina del tempo come quella del film Ritorno al futuro ne passeranno ancora di anni. Chi volesse però fare un viaggio negli anni ’80, quando andavano di moda i fuseaux lucidi, i capelli cotonati alla Tina Turner, le giacche di pelle alla Michael Jackson e i videogiochi Nintendo non dovrà fare altro che ascoltare l’ultimo album di Fabio Milella.
ElettrOttanta” fa rivivere quegli anni attraverso 9 grandi successi musicali italiani di quel periodo rivisitati in chiave elettronica (in questo disco Milella vuole far riaffiorare lo spirito e la voglia di sperimentare degli anni ‘80, scegliendo di utilizzare due degli strumenti che di quegli anni furono la bandiera: il sintetizzatore analogico e il vocoder.
«“ElettrOttanta” è un disco divertente, estivo e fresco, tutto da ballare – racconta l’artista – L’intenzione è quella di trasmettere leggerezza e spensieratezza. Nel disco abbiamo cercato di non stravolgere l’anima, le sonorità, l’idea di quegli anni, abbiamo attualizzato alcuni aspetti e recuperato e ottimizzato altri».

Com’è nata l’idea di fare questo disco?
Un viaggio in Africa e la canzone “Che Fico” mi hanno ispirato. Avevo voglia di divertirmi, di giocare e ho pensato agli anni ’80 perché sono stati bellissimi, ma musicalmente molto snobbati, forse perché considerati un po’ trash. Molti di questi brani devono il successo alla televisione che li ha lanciati come sigle televisive.

Meglio le musiche di oggi o quelle degli anni ’80?
Ogni epoca è bella per quello che è. Certo poi ci sono epoche che sono state più belle di altre, ma ognuna è bella. L’idea di recuperare i grandi successi degli anni ‘80 nasce da una certa forma di nostalgia. Io però ci ho voluto mettere un pizzico di nuovo.

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Sulla copertina dell’album c’è il cubo di Rubik, un oggetto simbolo degli anni Ottanta. Chiudi gli occhi, immagina di tornare in quegli anni e di dover partire per una vacanza. Cosa porteresti in valigia?
Ci metterei un Commodore 64, qualche gioco Nintendo, un giubbotto di pelle con le borchie come quello di Pippo Franco, un paio di occhiali Ray-Ban con la montatura quadrata e un Moncler.

Un Moncler? Ma siamo in estate.
Sì ma a me piace la montagna, anche se sono pugliese (Fabio Milella è nato il 5 settembre 1978 a Bari, ndr).

C’è una canzone tra le nove dell’album che ti rappresenta di più?
Oltre l’inedito “Dolce stella blu”, c’è “L’estate sta finendo”. E ti spiego perché. Stavo tornando a casa, a Bari, quando tiro fuori un dvd con dei filmati di quegli anni girati da mio padre. E la cosa bella è stato rivedermi a 7 anni proprio mentre cantavo quella canzone. La voce è cambiata mentre immutato è rimasto un movimento che faccio col filo del microfono ancora oggi durante le serate.

Quale pensi sarà la canzone più richiesta, sentita? Insomma quella che diventerà il tormentone di questa estate 2012?
Attualmente il primo singolo estratto dall’album in rotazione radiofonica è “Che Fico” (brano che divenne popolare nel 1982 grazie a Pippo Franco e fu anche la sigla iniziale del 32esimo Festival di Sanremo, ndr) e sta riscuotendo molto successo. Non ti saprei però dire quello che potrebbe diventare l’emblema di quest’estate perché sono 9 brani che hanno tutti un passato da tormentoni. Io ti potrei dire quella che preferisco o quella che è venuta meglio. Ma lascerei scegliere il pubblico.

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Pensi che gli interpreti originali delle canzoni contenute nell’album a parte Rino Gaetano (Lorella Cuccarini “La notte vola”, Pippo Franco “Che fico”, Righeira “L’estate sta finendo”, Heather Parisi “Cicale”, Renzo Arbore “Cacao meravigliao”, Umberto Balsamo “Balla”, Ricchi e Poveri “Se m’innamoro”, Raffaella Carrà “Ballo ballo”) saranno felici della tua rivisitazione?
Spero di sì e capiscano che il senso di questo disco è divertire. Sarebbe bello fare una serata anni ’80 con tutti loro sul palco.

A chi consiglieresti di metterlo in valigia e soprattutto per quale tipo di vacanza?
È un disco per tutti quelli che si vogliono divertire e per tutti i tipi di vacanza. Lo si può ascoltare in uno chalet in montagna, in spiaggia, a una festa tra amici, sotto la doccia. Il dominatore comune è la voglia di divertirsi e di ballare.

Negli anni 80 eri un bambino. Cosa ricordi delle tue vacanze di allora?
Ho solo dei bei ricordi. Ho girato molto con i miei l’Italia e soprattutto la mia terra, il Salento

E oggi che vacanze fai?
Diciamo che sono sempre con la valigia al seguito, ma più per ragioni professionali. Quest’estate, ad esempio, sarò in giro per l’Italia impegnato con i concerti live. Le vacanze quelle vere arriveranno più in là. Almeno spero.

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