Venerdì 3 Maggio 2024 - Anno XXII

Australiani “fb dipendenti”

Quanto i social media influenzano le nostre scelte di viaggio? Ce lo spiega una indagine condotta in Australia. I risultati dimostrano che per viaggiare sempre di più ci si orienta consultando i social network e i blog. In calo le ricerche su Google

Australiani "fb dipendenti"

Sono lontani i tempi in cui, al rientro dalle vacanze, a parenti ed amici venivano mostrate le foto per rivivere e raccontare i momenti salienti dell’esperienza di viaggio. Quest’abitudine oggi è stata ormai soppiantata dai social media che hanno anticipato i tempi della condivisione. Perché attendere la fine quando è possibile rendere i nostri cari spettatori attenti e partecipi in tempo reale? Di recente, Tourism Australia ha commissionato un’indagine per sondare l’impatto dei social media sul turismo interno e sulle scelte dei consumatori. Dai risultati è emerso che la condivisione virtuale delle proprie esperienze esercita una notevole influenza sul modo degli australiani, il popolo più “fb dipendente”, di progettare le vacanze.
Nell’arco di sei anni la percentuale di ricerche effettuate su Google, è diminuita di oltre il 70%. Le scelte di viaggio sono infatti sempre più orientate dai social networks e dai blog.

Amici e facebook condizionano le scelte

Australiani "fb dipendenti"

Il 73% degli utenti intervistati ammette di essere stato condizionato non solo dalle pagine fb dedicate alle vacanze, ma anche dalle attività, dagli aggiornamenti di status e dalle foto di amici e parenti.
I profili degli amici in vacanza vengono, infatti, costantemente monitorati e frequenti sono le chat, lo scambio di opinioni e di punti di vista sulla loro esperienza di viaggio.
Con 1,400 foto di viaggi in Australia condivise ogni settimana, il nostro profilo fb– evidenzia il direttore di Tourism Australia- diventa una piattaforma per oltre 1 milione di appassionati che raccontano delle loro vacanze trascorse nel nostro paese e che, così facendo, invitano molti altri australiani a riconsiderare lo straordinario patrimonio della loro terra anche per un breve periodo di svago e relax”. Solo il 48% non si lascia influenzare e mantiene i programmi originari, nel 33% dei casi si ha invece una modifica della prenotazione del proprio albergo, il 7% dei viaggiatori cambia la destinazione, il 10% il villaggio turistico, il 5% la compagnia aerea o l’offerta treni più vantaggiosa. Subito dopo il viaggio ma in taluni casi anche durante, il 46% degli utenti pubblica recensioni su hotels e il 40% sulle migliori offerte ristoranti.

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Voglia di protagonismo, le donne più degli uomini

Australiani "fb dipendenti"

Non solo gli australiani si appassionano alle avventure quotidiane di parenti ed amici in vacanza, ma il 20% degli intervistati afferma di aver prenotato le proprie vacanze dopo aver visto gli aggiornamenti di status e le foto dei loro cari. Questi contenuti vengono caricati per spirito di condivisione, ma spesso fungono anche da motivo di vanto nei confronti di parenti e amici. Da una comparazione tra sessi, si evince che le donne, più che gli uomini, tendono a “vantarsi” delle proprie vacanze sui social media. Il 54% delle donne contro il 43% degli uomini confessa di pubblicare foto persino durante la vacanza. È evidente che nessuna attività di marketing può competere con l’utilizzo di fb e quindi con il potere persuasivo che sottende ad ogni nostra attività sul social network più utilizzato. Non solo. Tale fenomeno è un’ulteriore conferma della necessità, ormai insita in ognuno di noi, di atteggiarsi a personaggio pubblico in ogni circostanza. Ma se tutto ciò può contribuire a rilanciare il turismo e a valorizzare il territorio, anche nel nostro Paese, ben venga il “mi piace”.

(04/10/2012)

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