Martedì 16 Aprile 2024 - Anno XXII

Ma quanta gente, ormai, gira il mondo!

In forte crescita le persone che viaggiano per piacere. La grande industria senza ciminiere, che vanta il maggior fatturato nel mondo è stata scandagliata dall’Omt, Organizzazione Mondiale del Turismo. Nel 1950 erano 25 milioni a spostarsi, quest’anno molto probabilmente i turisti raggiungeranno la soglia di 1 miliardo. L’Europa resta saldamente al primo posto seguita da Asia e America

Le mete più gettonate nel mondo

Cartoline dal mondo...
Cartoline dal mondo…

Ma dove si dirigono i turisti in giro per il mondo? La grande maggioranza (474 milioni, 51,3%) in Europa (nel 2011 l’aumento fu del 6,1%), segue l’Asia (200 milioni, 22%), al terzo posto l’America (149 milioni), poi il Medio oriente (60 milioni) indi l’Africa con 49 milioni.

E dove va chi viene in Europa? Preferisce soprattutto il sud e il Mediterraneo (168 milioni, 36%), 93 milioni optano per l’Europa orientale, 156 milioni quella occidentale, mentre a viaggiare al nord del Vecchio continente sono 53 milioni.

La spesa dei turisti nei luoghi dove si recano

Parigi porta la Francia in testa alla classifica
Parigi porta la Francia in testa alla classifica

E quanto ‘lasciano giù’, spendono i turisti nei posti che visitano? Nel 2009 per effetto della crisi economica si scese a 852 miliardi di dollari dai precedenti 940, con risalita a 1000 nel 2011. Anche in tema di soldi, introiti, l’Europa si pappa una bella fetta: 463 miliardi, il 45% (di cui 176 finiscono nell’area mediterranea), l’Asia ne introita 289, pari al 28% e l’America si ferma a quota 199 miliardi, 19%.

Un ranking relativo a numero di turisti e ‘fatturato’ nel periodo 2005/2008 vede saldamente in testa la Francia, ancorché di turismo balneare ne proponga pochino, seguita, in ordine, da Usa, Cina e Spagna (che ha perso 2 posizioni, superata da Us e Cina). Al quinto posto l’Italia e a seguire fino al decimo da Gran Bretagna, Turchia (sorpresa), Germania, Malaysia, Messico. La Francia è quindi in testa, ovviamente grazie a Parigi, ma la città “più turistica del mondo” è Londra (seconda Parigi che rispetto a Londra conteggia su meno pernottamenti per turista). Nella classifica di quanto spende ogni turista, vincono gli Usa; mentre dal secondo al sesto posto troviamo rispettivamente Spagna, Francia, Cina, Italia e Germania.

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I tedeschi viaggiano di più

... turismo ferroviario
… turismo ferroviario

Ma chi viaggia di più? In testa i tedeschi (90 milioni di viaggi), seguiti dai britannici (75) e poi gli Usa (60), i francesi (40). Al quinto posto i cinesi (39) mentre la Spagna (20 milioni di viaggi) si aggiudica solo l’undicesima posizione. A proposito di turismo ispanico l’incoming in Spagna conservò a lungo la 2^ posizione del ranking mondiale, retrocesse nel 2007 perdendo per un paio d’anni qualche milione di turisti dei 58 registrati al top, per recuperarne parecchi nel 2010 (56,7 milioni) grazie – è proprio di il caso si affibbiare al turismo il detto latino mors tua vita mea – alla Primavera araba.

 

E da dove arrivavano i vacanzieri viaggianti l’anno scorso in Spagna? Guidano la classifica i British (13,6 milioni) poi i tedeschi (9), i francesi (8,5), i ‘nordici’ (3,8), gli italiani (3,7) e i turisti dei Paesi bassi (2,77), con il 77% giunto in aereo e il 19% per strada. Ma a spendere di più sono i russi (forse per la fame arretrata dei tempi del socialismo reale, in una sera d’appetito un ricco ex tovarich non fa un plissé a gargarizzarsi un’aragosta, una Tbone Steak da 1kg, ‘innaffiando’ il tutto con una bottiglia di vodka). Il costo medio di viaggio in Spagna (di un normale turista non russo vorace) è 932 euro (ma parte dell’importo va al tour operator straniero vendente il pacchetto). E tanto per finire coi numeri, nel 2010 il ‘match turistico’ Italia – España si è concluso col segno 2: 45 milioni di turisti nel Belpaese, 56 in Spagna (el amigo y colega periodista iberico fornitore di tutti i dati elencati si lamenta dei reggitori del suo turismo incoming, ma additandogli il risultato di cui sopra non faccio fatica a convincerlo che c’è anche di peggio).

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(18/10/2012)

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