Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

La nascita di Broadway

Ogni strada racconta una storia di lotta: per il profitto, per la vittoria in battaglia, per la scoperta e l’avventura, per la sopravvivenza e lo sviluppo, o semplicemente per la vita. Ted Conover racconta i suoi viaggi nel mondo d’asfalto nel libro “Le strade dell’uomo”, EDT editore. Scopriamo le origini della celebre via di Manhattan

Times Square, NYC. Credit Francisco Diez/Wikipedia
Times Square, NYC. Credit Francisco Diez/Wikipedia

Broadway continuava a crescere. Nel 1892 il Columbia College iniziò a spostarsi dalla zona orientale alla tenuta di quasi sette ettari dell’ex Bloomingdale Lunatic Asylum (che venne trasferito a White Plains) tra la 114 ª e la 116 ª Ovest. Malgrado le preoccupazioni di alcuni, secondo cui la zona era “remota e inaccessibile quasi come Mount Kisco” ben presto seguirono il Barnard College e il Teachers College, e rapidamente l’area si fece più centrale. Nel 1901 la Interborough Rapid Transit (IRT) Company aveva iniziato a spaccare Broadway in tutta la sua lunghezza per costruirvi la prima metropolitana in grande stile del Paese. Alla fine del 1904 la IRT entrò in servizio, correndo tra la City Hall e la 145 ª Strada a Harlem. Nel 1908 ormai la ‘linea di Broadway’ si era estesa lungo tutto il percorso fino al capolinea attuale nel Bronx, tra la 242 ª Strada Ovest e Van Corland Park, vicino a casa mia.

 

Andai a New York per la prima volta in occasione di una cena del Ringraziamento con un amico del College, durante il mio anno da matricola. Avevo preso il pullman dal Massachusetts fino al terminal della Port Authority sulla 81 ª Avenue. Sembravo uno appena arrivato dal Colorado, e non senza qualche ragione: avevo uno zaino con l’intelaiatura di metallo e indossavo un parka di piumino e un paio di scarponi da escursionismo. Insieme al mio compagno di college, Rob Vogel, percorsi la 10 ª Strada fino a Times Square per prendere da lì la metropolitana di Broadway fino all’appartamento dei suoi genitori uptown. Era il 1976, e Times Square era in pieno declino. Mi piaceva il profumo di noccioline arrosto proveniente dai carretti degli ambulanti, ma tutto il resto mi fece sentire un po’ confuso: i tabelloni lampeggianti, i tizi che vendevano droga, quelli che ci invitavano a cenni agli spettacoli di spogliarello, i clacson, la folla. Mentre raggiungevamo l’ingresso della metropolitana sulla 41 ª Strada un pezzo di tubo galvanizzato lungo un metro si abbattè sul marciapiede proprio accanto a me, rimbalzò e rotolò nel canale di scolo. Io e Rob guardammo in alto: era caduto da un ponteggio? Era stato lanciato? Ecco perché i miei antenati sono scappati a gambe levate da qui pensai.

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