Martedì 23 Aprile 2024 - Anno XXII

Marsala. Terra di storia, tonno, saline e vino

Marsala-dall'alto

“L’Italia senza la Sicilia non lascia alcuna immagine nell’anima: qui comincia tutto”. Così scrisse Goethe nel suo “Viaggio in Italia”, affascinato dalle bellezze dell’isola del sole

Marsala Le saline
Le saline

Sicilia: una terra ricca di straordinari panorami e di tesori d’arte. Nella sua punta occidentale Marsala, circa 90mila abitanti, è una località antichissima, colonizzata inizialmente dai greci. Poi vennero i cartaginesi che la elessero a seconda città per importanza di tutti i territori posseduti e ne fecero uno degli approdi più frequentati dalla potente flotta marinara.

Mille e più anni di storia

MarsalaLa Chiesa Madre di Marsala
La Chiesa Madre di Marsala

Le navi puniche da Capo Lilibeo trasportavano le mercanzie lungo tutte le coste del Mediterraneo e sempre dal Lilibeo, partirono le spedizioni per colonizzare le coste spagnole e francesi. Poi fu la volta dei Romani e la città visse e patì le vicende pagane e cristiane dell’Impero, per arrivare poi alle discese barbariche: Vandali e Goti, Saraceni e Normanni, poi ancora gli Svevi e gli Angioini, gli Aragonesi e, infine, i Borboni. Di tutte le civiltà che si stanziarono nella città, la dominarono e la influenzarono, Marsala conserva ancora tracce importanti e monumentali, anche se va detto che un’appropriata campagna di scavi consentirebbe di portare alla luce bellezze e testimonianze di inestimabile valore. Ai giorni nostri Marsala è diventata famosa per lo sbarco di Garibaldi con i suoi Mille partiti da Genova Quarto. La campagna dell’Eroe dei due Mondi scacciò i Borboni dall’isola e gettò le basi per la conquista del Regno delle due Sicilie e la successiva unificazione dell’Italia. A ricordo dell’avvenimento c’è il bel museo allestito all’interno del complesso monumentale di San Pietro.

Antiche pietre

Marsala Il Museo della nave punica
Il Museo della nave punica

Altri esempi di ricchezze archeologico-artistiche a Marsala sono la chiesa di San Giovanni Boeo, costruita sui resti dell’antro degli oracoli della Sibilla Lilibetana e giunto fino ai giorni nostri. Dagli scavi effettuati sono tornati alla luce i resti di una villa romana di età imperiale del primo secolo d.C., nella quale stupendi pavimenti a mosaico testimoniano ancora una volta l’importanza di questa stupenda città che oggi conta quasi novantamila abitanti. Altre campagne archeologiche hanno rivelato l’esistenza di molti mosaici romani, al punto che il territorio fuori porta, 320 mila metri quadrati, è considerato un grande parco archeologico: quello della Lilibeo romana. Nelle vicinanze di Marsala c’è una necropoli romano-cristiana con tombe incassate nella roccia e la chiesa di Santa Maria della Grotta con affreschi di epoca paleocristiana; santuario molto caro ai marsalesi. Merita una visita anche il Museo della nave punica presso il Baglio Anselmi sul lungomare Boeo. Basta poi uscire poco fuori Marsala sino ai poderosi bastioni, alla Villa Comunale e al Castello, testimonianze dell’epoca normanna e del Cinquecento, per scoprire nuove mete culturali; oltrepassando gli archi di Porta Nuova e di Porta Garibaldi si arriva alla necropoli paleocristiana e alla chiesa coeva di Santa Maria della Grotta.

A Marsala prodotti unici

Marsala La pesca del tonno a Favignana
La pesca del tonno a Favignana

Per la posizione geografica favorevole nel cuore del Mediterraneo, l’inverno non si sa cosa sia e assomiglia più a una mite primavera. In questo lembo di Sicilia occidentale la natura è particolarmente generosa. Il mare regala ogni varietà di pesci, con il pesce spada e il tonno e in primo piano. La pesca del tonno è antichissima, oggi però le tonnare esistenti sono appena due: quella di Favignana rappresenta un notevole richiamo turistico; l’unica attiva è quella di Bonagìa. Se chiedete ai trapanesi quale sia il tonno migliore vi risponderanno che è il loro perché i tonni sono pescati in autunno, un periodo dell’anno nel quale si avvicinano alla costa per depositare le uova ed è in quel preciso momento che la loro carne è più gustosa. Famose sono le saline di Marsala L’estrazione del sale rappresenta un’attività economica molto antica e in passato costituiva una fonte di guadagno e commercio indispensabili per la città. Fino al 1300 le saline erano di proprietà pubblica e i proventi erano rilevanti. Ora il valore commerciale del sale è sceso ma il prodotto rimane ricercato per l’alto contenuto di iodio. (08/02/2013)

LEGGI ANCHE  Cammino di fede e solidarietà, tappa 2: Solferino

Incantevole Mozia

Marsala Parco archeologico sull'isola di Mozia
Parco archeologico sull’isola di Mozia

Una puntata d’obbligo va riservata al bacino dello Stagnone, uno specchio d’acqua con una superficie di circa venti chilometri quadrati, poco profondo, separato dal mare aperto dall’isola grande. Nello specchio d’acqua emergono le formazioni insulari di Mozia, Santa Maria e La Scuola. L’antica Motya fu un’importante colonia fondata dai Fenici nell’VIII secolo a.C. e distrutta dai Siracusani nell’anno 397 a.C.. Gli scavi effettuati nel Settecento hanno messo in luce la cerchia delle mura con torri e porte, un santuario di tipo punico con l’altare dei sacrifici, avanzi di edifici e una necropoli. Il museo locale raccoglie materiale archeologico da Mozia, da Lilibeo e dalla necropoli di Birgi. Un visitatore anonimo, innamorato della città, ha scritto la seguente frase: “questa nostra città così cara, così bella, non sarà mai dimenticata perché [chi la visita] porterà nel cuore il ricordo delle sue eloquenti rovine, del suo cielo limpido, del suo industre lavoro, del suo mare incantato”.

Leggi anche:

Camargue, dove il mare sposa la terra

Valli piemontesi tra natura e storia

Condividi sui social: