La Casa delle culture del mondo della Provincia di Milano ospita dal 3 al 19 maggio la mostra “Namastè. Reportage dal Rajastan” del fotografo Attilio Tripodi: cinquanta immagini (formato 50×70 cm) scattate nell’aprile 2012 nella “Terra dei Re”, lo stato più grande dell’India, situato nel nord del Paese, da dove iniziò il processo di civilizzazione del sub-continente. “Namasté”, letteralmente “Mi inchino a te”, è il tipico saluto indiano usato comunemente quando ci si incontra e ci si accomiata, accompagnato dal gesto delle mani giunte e portate all’altezza del cuore, con il capo leggermente chino. Il suo senso implicito di umile sottomissione racchiude una concezione spirituale dell’essere che dà al saluto il significato “Adoro la divinità che è in te”. I ritratti in mostra colgono la consapevolezza che in tutti gli esseri è presente una scintilla divina, mentre le immagini dei gesti quotidiani esprimono la sacralità dell’esistenza che permea la vita della moltitudine indiana. Il fotografo ha immortalato il cuore gioioso dell’India e la mite ma dignitosa disponibilità a raccontarsi anche in condizioni disagevoli.
(24/04/2013)