Giovedì 16 Maggio 2024 - Anno XXII

L’Italia che piace ai cinesi

I lettori cinesi della rivista di settore Travel&Leisure hanno premiato l’Italia per il terzo anno consecutivo, quale destinazione preferita per i loro viaggi di vacanza. La notizia è stata data in occasione dell’apertura della nuova sede dell’Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo, in Cina al Ging Guang Centre di Pechino. Alla cerimonia d’inaugurazione erano presenti il Direttore Generale, Andrea Babbi, il Direttore dell’Ufficio di Pechino, Autilia Zeccato, il Direttore di Enit Tokyo, Riccardo Strano, il Ministro Consigliere, Davide Giglio, il Console Massimo Gaudiano, il Direttore ICE di Pechino, Antonino La Spina, rappresentanti del trade e della stampa cinesi. “Impegno dell’Agenzia è … Leggi tutto

L'Italia che piace ai cinesi

I lettori cinesi della rivista di settore Travel&Leisure hanno premiato l’Italia per il terzo anno consecutivo, quale destinazione preferita per i loro viaggi di vacanza. La notizia è stata data in occasione dell’apertura della nuova sede dell’Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo, in Cina al Ging Guang Centre di Pechino. Alla cerimonia d’inaugurazione erano presenti il Direttore Generale, Andrea Babbi, il Direttore dell’Ufficio di Pechino, Autilia Zeccato, il Direttore di Enit Tokyo, Riccardo Strano, il Ministro Consigliere, Davide Giglio, il Console Massimo Gaudiano, il Direttore ICE di Pechino, Antonino La Spina, rappresentanti del trade e della stampa cinesi. “Impegno dell’Agenzia è quello di diventare sempre più un punto di riferimento nel futuro per il lavoro dei tour operator e della stampa cinesi anche in vista dell’Expo 2015” ha dichiarato il Direttore Generale, Andrea Babbi. “Non dimentichiamo che i dati che si riferiscono a questo mercato sono importanti: erano 83 milioni lo scorso anno i cinesi in viaggio per il mondo, saranno 90 quest’anno e stando all’Organizzazione Mondiale del Turismo – ha reso noto Babbi – diventeranno oltre 100 milioni nel 2015. Le presenze in Italia sono state oltre 4 milioni nel 2012, circa il doppio rispetto all’anno precedente e la spesa 316 milioni di euro (+29%) secondo i dati registrati dalla Banca d’Italia”.

(26/09/2013)

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