Domenica 24 Novembre 2024 - Anno XXII

Oviedo, la bella del Nord

Oviedo

Capoluogo del Principato delle Asturie, Oviedo è la prima tappa del nostro viaggio nella Spagna settentrionale. Gioielli preromanici e barocchi patrimonio dell’Unesco costellano l’itinerario di scoperta della città

La verde costa dell'Asturia
La verde costa dell’Asturia

Per studio, per cultura, in quanto appassionato della montagna e della natura in genere e perché no, per mia soddisfazione, ho programmato una visita di quattro settimane in Asturia. La regione Cantabrica comprende quattro comunità indipendenti: il Paese Basco, la Cantabria, l’Asturia e la Galicia, che si estendono dalla frontiera francese a Capo Finisterre, il vertice più occidentale della Penisola Iberica. È la zona più verde di tutta la Spagna e i suoi paesaggi comprendono le spiagge sulla Baia Biscay e le montagne.

Asturie tra il mar Cantabrico e i Picos de Europa

Oviedo Il Palazzo del Comune di Oviedo
Il Palazzo del Comune di Oviedo

Il Principato delle Asturie (in spagnolo: Principado de Asturias, in Asturiano: Principáu d’Asturies) è una comunità autonoma della Spagna Settentrionale, composta da una sola provincia, di cui l’erede al trono spagnolo è tradizionalmente il “principe”. Si estende per circa 10.000 chilometri quadrati e la sua popolazione che parla sia lo spagnolo che l’asturiano, supera di poco il milione. L’Asturia è molto gelosa delle sue tradizioni, della lingua e ha un suo inno nazionale suonato da una banda di “gaita”, (uno strumento simile alla cornamusa). Le Asturie sono sicuramente un vero paradiso naturale racchiuso tra il mar Cantabrico e i Picos de Europa che riunisce mare, montagne e campagna, dando vita a un’infinità di ambienti diversi. La popolazione ha un carattere è amabile e aperto, sempre disposto ad accogliere a braccia aperte chi vuole conoscere la regione. Il suo capoluogo è la città di Oviedo (in asturiano Uviéu) con 224.005 abitanti ma Gijón (Xixón), con 277.559 abitanti, è la più popolosa. Altri centri importanti sono: Avilés (Abiyés), Mieres, Langreo (Llangréu), Cangas de Onis (Cangues d’Onís), Villaviciosa e Llanes.

Oviedo, Tesori da Unesco

L'esterno di Santa María del Naranco
L’esterno di Santa María del Naranco

La Santa Casa, (Camera Santa) è una cappella costruita da Alfonso II nell’IX secolo e custodisce reliquie sacre. E’ dichiarato Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco. La Cattedrale di San Salvatore o Santa María del Naranco in stile “Arte asturiana” è un edificio preromanico, ubicato sul versante del Monte Naranco. Fu la residenza del Re Ramiro I e in seguito fu trasformato in chiesa, nel IX secolo. Impressionante e bellissimo edificio a pianta rettangolare allungata, formato da due piani collegati fra loro da una scala esterna. Il tempio è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco nel dicembre del 1985. Si può anche visitare il museo della chiesa che si trova nel chiostro della Cattedrale e possiede un’importante collezione di oreficeria ed alcuni interessanti oggetti ecclesiastici.

Le altre belle chiese sono San Miguel de Lillo, romanica, a pochi metri dalla chiesa di Santa María del Naranco, costruita nell’842 dal re Ramiro I e dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1985. Anche San Julián de los Prados o Santullano è una chiesa preromanica dell’inizio del IX secolo, uno dei principali esempi rappresentativi dell’arte asturiana. Si trova nel quartiere di Pumarín. Il Monastero de San Pelayo è situato nel cuore di Oviedo, vicino alla cattedrale. Monastero di clausura altomedioevale fu costruito nel X secolo. L’Iglesia de Santa María de Bendones appartiene all’arte preromanica asturiana; a pianta rettangolare, il suo interno conserva resti di pitture murali. Si trova nel centro del villaggio Bendones.

Oviedo e la sua quercia centenaria

Il Palácio del Camposagrado
Il Palácio del Camposagrado

Oviedo è localizzata in una zona agricola e mineraria, è un centro amministrativo, sede universitaria dal 1608, nonché polo industriale di rilievo la cui produzione verte soprattutto su armi da fuoco, alimentari, tessuti, sostanze chimiche e articoli in metallo. La vicinanza con il porto atlantico di Gijón ne facilita i commerci e le comunicazioni. Carbayón significa “quercia” in asturiano. Era il nome dato a una quercia centenaria che si trovava sulla Calle de Uria e in seguito abbattuta. Questo albero, a causa delle sue dimensioni e grandezza, è stato di grande importanza simbolica per la città e ha portato al soprannome amichevole “Carbayones”, con il quale sono chiamati gli “Ovetenses”, gli abitanti di Oviedo. La città è piena di monumenti importanti edifici barocchi. Ho visitato quasi tutte queste architetture, ammirando la loro bellezza. Il Palácio de la Rúa risale al XV secolo ed è il più antico della città. Il Palácio del Camposagrado, costruito a metà del XVIII secolo è in stile barocco con un cortile centrale. Ha due facciate, quella da cui si accede al palazzo è in uno stile più rococò e si affaccia sulla Plaza de Porlier. L’altra facciata, è la principale, ed è ubicata di fronte al Palácio de Valdecarzana, in Plaza de Alfonso II. Il Palácio del Conde de Toreno è barocco, costruito nel XVII secolo da Gregorio de il Roza, un edificio dichiarato Monumento Storico-Artistico. Attualmente ospita il Real Instituto de Estudios Asturianos (Ridea). L’elemento rilevante del suo interno è la monumentale scala in pietra e il cortile centrale con le sue belle colonne tuscaniche. Il Palácio del Duque del Parque, del XVIII secolo, è composto da due piani a pianta quadrata con cortile interno, giardino e cavallerizze. È uno degli esempi più interessanti dello stile barocco di Oviedo.

Oviedo, Itinerario sacro tra chiese e reliquie

Oviedo Cattedrale di San Salvador Cruz de los Angeles e la Cruz de la Victoria
Cattedrale di San Salvador Cruz de los Angeles e la Cruz de la Victoria

Anche le chiese, medioevali e preromaniche, non sono da meno. La Cattedrale di San Salvador fu costruita fra il XIV ed il XVIII secolo in stile gotico spagnolo. Al suo interno sono conservate le reliquie dei reali asturiani del periodo altomedievale. Prevalentemente si presenta in stile gotico, ma contiene porzioni di stile preromanico (la Camera Santa), romanico (l’apostolado de la Camera Santa) e barocco (la Capilla del Rey Casto). Il portico è supportato da archi decorati ed evidenzia splendidamente la porta centrale in legno con le immagini di Santa Eulalia e di San Salvador.  La cattedrale conserva diversi tesori della storia dell’arte e la Cruz de los Angeles e la Cruz de la Victoria, rispettivamente simboli della città e delle Asturie. Si conserva anche il sudario di Oviedo, un telo del VII secolo che, secondo la tradizione, avrebbe avvolto il capo di Gesù dopo la sua morte. La comparazione del Sudario di Oviedo con la Sindone di Torino è ovviamente di grande interesse. Per entrambe le reliquie, il sangue è stato identificato come umano e di gruppo AB. Va comunque notato che, nonostante numerosi fraintendimenti, in nessun caso il sudario può essere ritenuto un’immagine acheropita (cioè non fatta da mano umana) del Cristo. Cioè non è un’immagine – come si suppone sia la Sindone – sviluppatasi miracolosamente e senza intervento umano. Il sudario, infatti, mostra unicamente tratti derivanti da contatto con sangue umano e fisicamente assolutamente normali, senza alcuna immagine che derivi da alcunché di diverso dal contatto tra telo e sangue stesso.

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