Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Se il museo è poco social, è l’ora di #svegliamuseo

Giovani, social media, innovazione e coraggio. Sono gli ingredienti di #svegliamuseo, un progetto realizzato da un giovane e dinamico team che vuole letteralmente “svegliare” i musei italiani dal torpore che avvolge il loro rapporto con Internet e i nuovi media. L’iniziativa è stata presentata in Bit

Venere dormiente, Giorgione e Tiziano, 1507-1510, Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda
Venere dormiente, Giorgione e Tiziano, 1507-1510, Gemäldegalerie Alte Meister, Dresda

#svegliamuseo è un’idea nata per promuovere l’uso dei social network e della rete da parte dei musei italiani. Il progetto comincia quando a Francesca De Gottardo, fondatrice e autrice, è commissionata un’analisi sulla presenza online dei nostri musei. I risultati? Di certo non esaltanti. Dei più di seimila musei e siti culturali del nostro Paese, solo una pochissima percentuale può vantare una presenza online in termini di sitiweb aggiornati e di social network. Nella maggior parte dei casi siamo di fronte a siti internet che sono a loro volta musei della tecnologia.

Quante storie da raccontare

Il sito web del Museo Mart di Rovereto
Il sito web del Museo Mart di Rovereto

Ogni reperto di ogni museo ha una sua storia alle spalle, molte volte anche millenaria: perché allora non renderne partecipe il pubblico?

#svegliamuseo, spiegano gli ideatori, vuole invitare a creare un connubio tra passato e futuro, tra storia e attualità: i social media sono ovunque, perché non utilizzarli per avvicinare il pubblico ai musei con iniziative specifiche, coinvolgenti, mirate a valorizzare i potenziali visitatori? La via da seguire è quella di parlare agli utenti in prima persona per raccontare le nostre ricchezze e riavvicinarli alla cultura.

Anche noi ci uniamo alla campagna di #svegliamuseo, consapevoli del fatto che valga la pena sostenere chi si è messo in gioco per valorizzare la cultura e la storia del nostro Paese, proiettandosi al futuro: partita fondamentale a cui tutti dovremmo partecipare.

Allargare gli orizzonti

Il logo di #svegliamuseo
Il logo di #svegliamuseo

Se allarghiamo lo sguardo all’Europa ci accorgiamo che siamo costretti a rincorrere: la maggior parte dei musei del vecchio continente (e non solo i grandi colossi) sono presenti online in maniera efficace, non solo in termini di siti, pagine Facebook o account Twitter aggiornati costantemente, ma anche attraverso iniziative dedicate e creative in grado di coinvolgere in prima persona i loro utenti per invitarli a divenire visitatori reali.

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Francesca De Gottardo, fondatrice e autrice, Aurora Raimondi Cominesi, museum consultant, Federica Rossi, esperta social media e Alessandro D’Amore, archeologo prestato ai nuovi media si sono chiesti perché non fosse il caso di prendere esempio da quello che succede all’estero.

Il primo passo dell’operazione è stato mettere in contatto dieci musei stranieri considerati come punto di riferimento in termini di attività e visibilità online e chiedere loro una lista di consigli e di attività a costo zero per “svegliare” i musei italiani.

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