Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

Cicloturismo, la Puglia ora ci crede e si muove

Il tacco d’Italia investe sul turismo a pedali. L’obiettivo è quello di sviluppare un’offerta attiva e sostenibile, un modo lento per scoprire le bellezze del territorio pugliese valorizzando i prodotti tipici. Anche nelle scuole arrivano le prime ciclofficine per formare gli studenti a un mestiere sempre più richiesto

Cicloturismo, la Puglia ora ci crede e si muove

Nel gennaio 2013 la Regione Puglia ha approvato una legge apripista sulla mobilità sostenibile (Legge n°1 del 23/01/2013 in materia di “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica”) con la quale rinnovava gli accordi con i gestori del servizio ferroviario per il trasporto gratuito delle bici sui treni. In linea con questa Legge, l’Assessorato alla Mobilità dela Regione Puglia, nell’ambito di Crea-Attiva-Mente, il programma per la mobilità sostenibile della Regione, ha sviluppato Bike friendly, un marchio regionale che andrà a distinguere tutte le imprese che offrono servizi ai cicloturisti e/o predispongono iniziative per promuovere gli spostamenti in bicicletta.
Entro il 15 marzo, data di scadenza del “Bando Bike friendly per iniziative di promozione del cicloturismo”, campeggi, agriturismi, alberghi, affittacamere e ostelli possono presentare progetti che prevedano una collaborazione tra una struttura ricettiva e un’associazione o tour operator per chiedere il finanziamento (fino a 8mila euro a progetto) per acquistare o noleggiare biciclette, costruire ciclofficine o locali per il deposito bici all’interno delle strutture ricettive, offrire sconti particolari in favore dei ciclisti, organizzare attività di escursioni, realizzare mappe e percorsi GPS della zona con descrizioni e traduzioni nelle varie lingue.

Anche le infrastrutture crescono

Cicloturismo, la Puglia ora ci crede e si muove

Qualcosa si muove anche sul fronte delle infrastrutture. La Regione, tramite l’assessore Gianni Giannini, ha appena annunciato il completamento dei primi 10 km della Ciclovia dell’Acquedotto. “Un percorso – ha sottolineato l’assessore – che attraversa la Valle d’Itria e si raccorda con la Ciclovia nazionale n° 11 della rete Bicitalia (Ciclovia degli Appennini), un percorso che un giorno, si spera non troppo lontano dovrebbe arrivare fino a Santa Maria di Leuca”.  
L’intervento è stato realizzato, a seguito di un protocollo d’intesa del 2008 tra Regione e Acquedotto Pugliese, con fondi regionali e rientra negli studi di fattibilità messi a punto da CYRONMED (Cycle Route Network of the Mediterranean), un progetto di cooperazione internazionale in cui la Regione Puglia è tra i capofila.

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Cicloturismo tra scuola e lavoro

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Anche i giovani sono coinvolti nel progetto. Una dimostrazione è la recente inaugurazione della prima Ciclofficina Sociale, nata tra i banchi di scuola all’interno dell’istituto tecnico superiore Marconi della città di Bari. L’idea alla base è semplice: sviluppare le abilità e le competenze meccaniche degli studenti per essere utili al crescente mercato pugliese del cicloturismo. Una microimpresa, quindi, che cerca di ricucire il dannoso scollamento che ormai padroneggia nel nostro Paese tra scuola e lavoro sfruttando le potenzialità in termini di mobilità dolce e turismo sostenibile che la regione Puglia offre. Un’idea che per ora coinvolge 35 ragazzi, ma che è, speriamo, è destinata a crescere e diffondersi in altre scuole visto la crescente richiesta cicloturistica del territorio.

(13/03/2014) 

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