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Con i suoi 65 ostelli e i quasi 3mila posti letto, gestiti prevalentemente da giovani di età tra i 16 e i 30 anni, la Lombardia è la regione con il più alto potenziale ricettivo a basso costo in Italia. Le 65 strutture diventeranno 80 a inizio 2015, in vista dell’Expo: un progetto di rilancio, voluto da Regione Lombardia, partito nel 2009 con un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro (tra bando regionale e risorse private). Sul sito www.hostellombardia.net è illustrata l’intera rete ricettiva abbinata alle potenzialità turistiche della regione. Gli ostelli lombardi puntano a intercettare un target di viaggiatori attento a un rapporto qualità-prezzo ragionevole, standard di riservatezza e comodità ormai irrinunciabili (come ad esempio camere più piccole con servizi privati) con una dimensione “social” (cucina, spazi comuni) oggi molto apprezzata. Gli ostelli hanno implementato l’ecosostenibilità e aumentato la loro presenza su diversi motori di ricerca. Insomma, l’ostello ha cambiato pelle diventanto una struttura più accogliente, hi-tech, rispettosa delle esigenze degli ospiti con disabilità, dei giovani, delle famiglie e degli adulti in cerca di relax e occasioni di svago.
Una scelta in crescita
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Nel 2013 hanno soggiornato negli ostelli lombardi 122.000 persone per un totale di 237.000 presenze, con un incremento del 18,5% rispetto al 2012; di questi il 67%,6 era straniero, mentre il rimante 32,4% proveniva da diverse regione italiane: di cui il 35% dalla stessa Lombardia, e a seguire Veneto, Emilia Romagna, Lazio e Sicilia. Sul fronte delle presenze internazionali, la Germania si posiziona al primo posto con il 9,8%, seguita dalla Francia al 9,13%, gli Usa al terzo con il 6%, in ottava posizione Brasile e Australia con il 3,8%, 11a la Cina con il 3,6% fino ai lontani, Corea Sud, Canada, Giappone, Argentina, Messico.
(11/04/2014)