Domenica 24 Novembre 2024 - Anno XXII

Partenze di Pasqua, occhio agli inconvenienti

“Attenzione che qualche giorno di relax non si trasformi in un vero e proprio incubo per colpa dei soliti inconvenienti dell’ultimo minuto”, ricorda Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, dando qualche suggerimento in vista delle partenze di Pasqua. “Se si ha in programma un viaggio con un pacchetto tutto compreso -afferma Dona – è sempre bene richiedere copia del contratto che si sottoscrive, accertando che faccia chiaro riferimento alle offerte contenute nel catalogo informativo: solo in tal caso, il contenuto del catalogo (compreso la descrizione dei luoghi, dell’albergo, dei servizi accessori) entrerà a far parte del contratto e, quindi, sarà vincolante per … Leggi tutto

Partenze di Pasqua, occhio agli inconvenienti

“Attenzione che qualche giorno di relax non si trasformi in un vero e proprio incubo per colpa dei soliti inconvenienti dell’ultimo minuto”, ricorda Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, dando qualche suggerimento in vista delle partenze di Pasqua.

“Se si ha in programma un viaggio con un pacchetto tutto compreso -afferma Dona – è sempre bene richiedere copia del contratto che si sottoscrive, accertando che faccia chiaro riferimento alle offerte contenute nel catalogo informativo: solo in tal caso, il contenuto del catalogo (compreso la descrizione dei luoghi, dell’albergo, dei servizi accessori) entrerà a far parte del contratto e, quindi, sarà vincolante per il tour operator; si può rifiutare di acquistare il pacchetto se, in sede di prenotazione, viene richiesto un acconto superiore al 25% del prezzo: tale dato è rilevante anche perché, se si intende recedere dall’acquisto prima della vacanza per ragioni personali (c.d. ‘recesso ingiustificato’), il tour operator potrà trattenere soltanto l’acconto versato (e, quindi, al massimo il 25%). Diverso discorso, ovviamente, in caso di recesso per fatto non imputabile (c.d. ‘recesso giustificato’), quando si potrà pretendere la restituzione di tutto l’acconto versato”.

“Alcuni operatori furbetti -aggiunge Dona- pochi giorni prima della partenza comunicano un aumento del prezzo concordato, motivandolo con il rincaro del carburante: tali richieste non sono legittime perché, per legge, nessuna arbitraria modifica del costo del pacchetto può avvenire nei 20 giorni che precedono la partenza. Qualora l’aumento del prezzo venga comunicato prima di tale termine, non può, comunque, eccedere il 10% del prezzo originario: in caso contrario, si potrà recedere ‘giustificatamene’ dal contratto, ottenendo il rimborso di quanto versato; attenzione, inoltre alla polizza di assicurazione: è sempre bene leggere attentamente le condizioni contrattuali, controllando, in particolare, la previsione di franchigie, spese non rimborsabili, etc.”.

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In caso di problemi di “vacanze rovinate” è possibile rivolgersi all’Unione Nazionale Consumatori, mandando un’email a info@consumatori.it: gli esperti dell’associazione sono a disposizione degli iscritti.

(13/04/2014)

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