La Storia al volante
Nella storia della corsa, sono stati molti gli episodi curiosi: uno per tutti fu quando il conte Giannino Marzotto, rampollo della famiglia che ha fondato l’omonimo gruppo tessile, si presentò alla partenza della corsa nel 1950 indossando un doppiopetto con cravatta tra lo scetticismo degli altri piloti che portavano la tuta: scetticismo che svanì quando al volante della Ferrari 195 S berlinetta il conte vinse la gara. Solo nel 1968 in occasione del lancio della Alfa Romeo 1750, nome che voleva ricordare le numerose vittorie ottenute nella Mille Miglia, fu organizzata una rievocazione aperta alle sole vetture del Biscione che partirono da Piazza della Vittoria a Brescia, sede delle partenze delle Mille Miglia storiche. Dopo nove anni, nel 1977 grazie al M.W. Veteran Car Club di Brescia e all’Automobile Club è stato ripreso il ciclo delle Mille Miglia rievocative, prima con cadenza biennale e dal 1987 annualmente.
Il fascino della corsa resta immutato
La Mille Miglia 2014, a cui hanno partecipato come di consueto, solo modelli di auto che hanno corso quella storica, ha visto la partecipazione di equipaggi da tutto il mondo. Si è snodata sul percorso Brescia-Padova-San Marino-L’Aquila-Roma e ritorno passando per Bologna fino a terminare a Brescia per le premiazioni. Un fiume lungo con 435 vetture che andavano dai primi anni Venti al 1957: 71 di queste erano proprio quelle che avevano corso almeno una Mille Miglia storica e alle quali è stato assegnato un bonus ai fini della classifica finale. Pochi altri numeri danno l’idea delle dimensioni dell’evento: equipaggi provenienti da 34 nazioni, 64 le marche di vetture partecipanti, dalla sconosciuta Weldagrind alle arcinote Mercedes Benz e Alfa Romeo che insieme avevano 88 vetture.