Dopo aver esplorato l’entroterra è arrivata l’ora di mollare gli ormeggi. La nostra base è Isola Rossa, un paesino di pescatori d’aragoste disteso su un lieve promontorio di granito rosso, sormontato da una massiccia torre aragonese. Ci troviamo sulla costa nord occidentale dell’isola, tra Castelsardo e Santa Teresa Gallura. Le rocce rosa ritagliano il contorno frastagliato delle calette sul mare, intervallate da spiagge di sabbia bianca. Qui, nella baia, abbiamo trascorso la notte ospiti dell’Hotel Marinedda Thalasso & Spa, 4 stelle superior del Gruppo Delphina. Il pungente profumo dell’elicriso e la macchia mediterranea che avvolge l’albergo ha dato un tocco in più alla cena dai sapori mediterranei locali.
Mini crociera nel nord della Sardegna
La mattina successiva il mare è una tavola e ci invita a prendere il largo. L’hotel organizza escursioni della durata di mezza giornata o di un giorno intero. Decidiamo di affrontare una mini crociera in partenza dal porticciolo di Isola Rossa, a bordo della Poseidon, un 12 metri a motore equipaggiato per la pesca d’altura e il semplice diporto, dove ci attende Alessandro, il nostro skipper. Meta dell’escursione mattutina sarà a una trentina di miglia dalla nostra base, lungo la costa nord occidentale verso est, dove brillano le acque smeraldine della Maddalena. Si tratta dell’unica isola abitata dell’arcipelago disseminato di isole minuscole, più o meno grandi, tutte incantevoli. Spargi, Budelli, Razzoli, Santa Maria… paesaggi incantati, ancora selvatici, naturali, da catalogo d’agenzia.
Calette silenziose nell’arcipelago della Maddalena
Andare per mare offre sempre un punto di vista inedito. È un po’ come volare. Lo sguardo abbraccia chiaramente il paesaggio, individua il disegno della costa, regala una sensazione leggera di distanza, da tutto. Con il navigatore gps diamo un nome ai luoghi che sfilano durante la traversata in motoscafo. Il vento si alza, il mare si increspa leggermente, si fa tappa a Cala Tinnari, una caletta solitaria sul tratto di terra compreso tra punta Li Canneddi e il villaggio di Costa Paradiso. La costa è ancora sostanzialmente selvatica. Le abitazioni su questa sponda della Sardegna sono ben inserite nel paesaggio naturale. Anche il traffico marittimo è ai minimi, il mare è tutto per noi. Proseguendo la navigazione si scorgono numerose calette e silenziose spiagge sferzate dal vento e raggiungibili più comodamente via mare che attraverso i sentieri costieri. Rotta verso nord, si comincia a scorgere il profilo della costa corsa. Ecco Capo Testa, una penisola all’estremo nord della Sardegna collegata alla terraferma da un sottile istmo.
Tra Corsica e Sardegna
Siamo in un punto strategico per la navigazione. Il faro di Capo Testa orienta le navi di passaggio nel braccio di mare delle Bocche di Bonifacio. Nelle settimane scorse il ministero dell’Ambiente ha avviato l’iter per la creazione dell’area marina protetta di Capo Testa-Punta Falcone. In effetti, qui il paesaggio è straordinario, complice anche la quinta scenica riempita dalle alture della Corsica. Lo stretto di mare che separa le due isole dista appena 11 chilometri nel punto più vicino. Solcare queste acque richiede particolare attenzione ed esperienza: correnti e scogli emersi possono rovinare una serena gita. Il nostro skipper è un vero uomo di mare e si rivela anche molto ospitale: è l’ora dell’aperitivo con l’immancabile pane carasau, un bicchiere di vermentino, salame e formaggio. Una deliziosa pausa che dà sostanza allo stomaco, allontanando i disturbi del rollio della nave.
L’Isola di Spargi, piccolo paradiso
La mini crociera si conclude nell’Arcipelago della Maddalena. Decidiamo di ancorarci al largo dell’Isola di Spargi per un tuffo gelido e tonificante nelle acque di cristallo. Un mare così riempie di orgoglio per le meraviglie che abbiamo la fortuna di avere e il dovere di custodire. L’isolotto, disabitato, appartiene al Parco nazionale dell’Arcipelago, ha una superficie mignon pari a 4,20 chilometri quadrati ed è la terza isola per estensione dell’Arcipelago. Un’insenatura pacifica di mare smeraldo accoglie le vele e i mototoscafi dei fortunati vacanzieri. Tutto intorno, la macchia mediterranea ricopre le rocce levigate dal vento. Anche qui, come nella Valle della Luna, ci divertiamo a riconoscere il profilo di un cane bulldog, di una strega, persino di uno zoccolo olandese.
Un’oasi tra mare e rocce
È l’ora di tirare su l’ancora. L’acqua è ancora fredda ma non importa, non vorresti uscirne mai. Poseidon ci riporta a terra a malincuore ma l’avventura non è ancora finita. Il motoscafo si avvicina alla costa e un tender ci viene incontro. Al timone c’è Paolo del Resort Valle dell’Erica Thalasso & SPA, 5 stelle Delphina, ultimissima tappa del nostro blogtour. Un assaggio di esclusività dal sapore mediterraneo, senza il rischio di essere compiacenti. La spiaggia di sabbia bianca incontra le rocce chiare e il verde intenso del mirto. Il resort si sviluppa di un parco di quasi 30 ettari. È qui che trascorreremo le nostre ultime ore in Gallura, un posto da sogno.
Prima parte: La Sardegna che accoglie e non delude