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Padiglione del Giappone Expo 2015: come sarà il

Come si stanno preparando i Paesi partecipanti all’Expo? Continua il nostro viaggio nel dietro le quinte dei padiglioni per fare luce su contenuti e novità del grande evento, lasciando da parte scandali e polemiche. Il Giappone sarà presente con uno spazio di circa 4.170 metri quadrati, una delle più grandi aree espositive dei Paesi rappresentati

padiglione Come si presenterà il padiglione giapponese
Come si presenterà il padiglione giapponese

La settimana scorsa, nei cantieri di Expo Milano 2015, con la tradizionale cerimonia del “Kagamibiraki” il Giappone ha celebrato l’avanzamento dei lavori per la costruzione del Padiglione con cui parteciperà all’Esposizione Universale: completati gli scavi e le fondazioni dello spazio espositivo, sono così iniziati, secondo programma, i lavori per la realizzazione dell’edificio fuori terra. Il rituale colpo di martello alle due botti di sake, gesto simbolico di un nuovo inizio e di augurio di successo, previsto dal cerimoniale del “Kagamibiraki”, è stato dato da Kyoko Koga, Console Generale del Giappone a Milano, Giuseppe Sala, Commissario Unico del Governo per Expo Milano 2015, e Tatsuya Kato, Commissario Generale di Sezione del Giappone per Expo Milano 2015.

Un padiglione ispirato alla “Diversità Armoniosa”

padiglione La cerimonia benaugurante per l'avvio dei lavori nell'area dell'Expo
La cerimonia benaugurante per l’avvio dei lavori nell’area dell’Expo

Il Padiglione del Giappone, progettato dal Prof. Atsushi Kitagawara, uno dei più noti architetti nipponici, interpreterà il tema dell’Esposizione Universale di Milano “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, rappresentando tutta la conoscenza, l’esperienza e le tecniche racchiuse nel cibo e nella cultura alimentare del Paese.
Ispirati dalla serietà del tema di Expo Milano 2015 – ha sottolineato Tatsuya Kato, Commissario Generale di Sezione del Giappone per Expo Milano 2015 – abbiamo pensato per il Padiglione del Giappone di sviluppare il concetto di ‘Diversità Armoniosa‘, per enfatizzare come nelle ‘diversità’ coltivate nel Paese, in armonia con la natura, si possano trovare grandi potenzialità per contribuire ai problemi alimentari”.

Una grande e luminosa lanterna di carta

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La struttura del padiglione sarà costituita da una griglia tridimensionale di legno, eseguita secondo le tradizionali tecniche giapponesi che utilizzano il metodo di tensione compressiva, come nel tempio buddista di Horyuji del VII secolo, ma supportate da moderne analisi strutturali.
Il larice, già arrivato in 25 container nel porto di Genova, sarà poi lavorato in modo da costruire il padiglione con tanti singoli elementi costruttivi collegati, fra di loro, con sistemi di aggancio e giuntura per ottenere il necessario supporto, senza utilizzare alcun metallo.
La griglia in legno del padiglione, che ridurrà al minimo l’impatto ambientale, gli conferirà una confortevole abitabilità, svolgendo anche una funzione scenica: di notte il padiglione apparirà come una grande lanterna di carta (simbolo tradizionale giapponese), che emana all’esterno una luce morbida e soffusa.

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Sapori nipponici e un logo con i bastoncini

padiglione Il logo
Il logo

Il padiglione presenterà una struttura a due piani. Il piano terra sarà dedicato alla zona espositiva in cui saranno rappresentati vari spettacoli aventi per tema l’alimentazione. Il primo piano ospiterà ristoranti, in cui assaporare la cucina giapponese, realizzata con tecnologie e prodotti originari del Giappone, ed eventi cui parteciperanno tutte le prefetture in cui è suddiviso il territorio giapponese.
Anche il logo, elegante e piacevole, del padiglione si rifà alla tradizione: i famosi bastoncini giapponesi, infatti, sono stati composti graficamente a simboleggiare la “E” di Expo. Il disegno comunica lo spirito di espressioni quali itadakimasu (formula di gratitudine prima d’iniziare il pasto), gochisosama (formula di ringraziamento dopo il pasto), mottainai (formula d’invito a non sprecare qui rappresentata a forma di bastoncini che possono raccogliere qualsiasi cosa, piccola o grande). Il modo in cui sono disposti i bastoncini non esprime solo osusowake (senso di condivisione), ma comunica anche il significato di unione di tutti nel mondo all’insegna del piacere dato dal cibo. La loro forma, via via più sottile verso le estremità, ricorda l’iwaibashi, un tipo di bastoncino unico del Giappone usato in occasioni di festa.

 

Il legno di larice come elemento fondante

Un altro rendering dell'area espositiva del Giappone
Un altro rendering dell’area espositiva del Giappone

Il Giappone metterà in mostra la ricchezza e la varietà della sua cultura alimentare, resa possibile grazie alle competenze proprie dell’industria agricola, forestale e ittica del Paese e alle tecnologie che, negli ultimi anni, ne hanno potenziato la produzione. Il Paese nipponico intende, così, dimostrare come le “diversità” coltivate possano essere un grande contributo per risolvere la questione globale delle risorse nutrizionali. Lo spazio espositivo si presenterà, quindi, come un grande “contenitore di diversità” in cui saranno rappresentate le quattro stagioni, la natura, l’ecosistema e il cibo tradizionale del Giappone. L’elemento caratterizzante del padiglione sarà il legno di larice, scelto dai progettisti non solo come elemento strutturale, ma anche come metafora della vegetazione, della foresta e della “saggezza della Natura”, tema dell’Expo che si è tenuto ad Aichi, in Giappone, nel 2005. Il legno rimanda anche ai satoyama, le zone agricole sulle colline giapponesi, tradizionalmente usate per coltivare il riso, il bambù e altri prodotti tipici, che, oggi, sono considerate patrimonio culturale del Giappone.

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Info: www.expo2015.jp/it

(27/06/2014)

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