Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

Fontana Pretoria d’eccellenza a Palermo

Tripadvisor ha premiato la Fontana Pretoria di Palermo, meglio nota come Fontana della Vergogna, con il certificato di eccellenza per il costante feedback positivo espresso dai viaggiatori. Comunque venga definita (“l’ombelico della città di Palermo“, “un concentrato d’arte“), tutte le recensioni concordano circa lo stupore di scorgere questo monumento in un nascosto angolo di Palermo. Realizzata a Firenze nel 1554 per il giardino del nobile spagnolo Don Luigi Toledo, suocero del Gran Duca di Toscana Cosimo I de’ Medici, la fontana venne definita da Giorgio Vasari “fonte stupendissima che non ha pari in Fiorenza“. Una ventina di anni dopo, per … Leggi tutto

Fontana Pretoria d'eccellenza a Palermo

Tripadvisor ha premiato la Fontana Pretoria di Palermo, meglio nota come Fontana della Vergogna, con il certificato di eccellenza per il costante feedback positivo espresso dai viaggiatori. Comunque venga definita (“l’ombelico della città di Palermo“, “un concentrato d’arte“), tutte le recensioni concordano circa lo stupore di scorgere questo monumento in un nascosto angolo di Palermo. Realizzata a Firenze nel 1554 per il giardino del nobile spagnolo Don Luigi Toledo, suocero del Gran Duca di Toscana Cosimo I de’ Medici, la fontana venne definita da Giorgio Vasari “fonte stupendissima che non ha pari in Fiorenza“. Una ventina di anni dopo, per far fronte ai debiti venne venduta al Senato palermitano: la fontana giunse a Palermo il 26 maggio 1574 smontata in 644 pezzi, dei quali 112 imballati in 69 casse. Per far posto alla monumentale realizzazione, concepita per un luogo aperto, davanti a Palazzo delle Aquile, attuale sede del Comune di Palermo, vennero demolite diverse abitazioni.

Una storia travagliata

Palermo, Fontana Pretoria illuminata di notte
Palermo, Fontana Pretoria illuminata di notte

La fontana non arrivò in Sicilia completa e alcune sculture si erano rovinate durante il trasporto, mentre altre forse furono trattenute dal proprietario. Tra queste probabilmente le due Divinità nel Museo del Bargello a Firenze e altre statue che vennero collocate nel giardino privato di don Luigi Toledo a Napoli (che alla sua morte furono portate nel giardino di Abadia a Cáceres, di proprietà della famiglia Toledo). A Palermo furono quindi necessari alcuni adattamenti nella ricomposizione dei pezzi e ne vennero aggiunti altri. La cura del riassemblaggio e completamento della fontana fu affidata nel 1574 a Camillo Camilliani che ultimò i suoi interventi nel 1581, con l’aiuto di Michelangelo Naccherino. Per tutto il XVIII secolo e parte del XIX il risultato fu considerato una sorta di rappresentazione della corrotta municipalità cittadina, che vide in quelle immagini il riflesso dei personaggi discutibili del tempo. I palermitani soprannominarono la piazza, anche per la nudità delle statue, “piazza della Vergogna“. Nel novembre del 1998 fu intrapresa un’opera di restauro che durò per cinque anni. A dicembre del 2003 la fontana è stata riaperta e successivamente è stata riattivata la circolazione dell’acqua.

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(15/07/2014)

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