Arrivando di notte al crocevia tra Bretagna, Normandia e Castelli della Loira, non sarebbe poi così strano assistere ad uno degli spettacoli di“lumière” più belli di Francia: nell’ondulata piana della Beauce, ecco apparire le due torri-campanile della Cattedrale Notre-Dame di Chartres, sfavillanti di luci. La chiesa è senza dubbio uno degli edifici religiosi più importanti del mondo, di impronta decisamente gotica. La costruzione della cattedrale, sull’area occupata in precedenza da un antico santuario pagano, risale all’XI secolo per merito del vescovo Fulberto, teologo scolastico riconosciuto in tutta Europa.
Chartres en lumières
La facciata occidentale, che comprende il Portale Reale, è particolarmente importante per una serie di sculture della metà del XII secolo salvate dall’incendio del 1194 e che rappresentano la transizione tra lo stile romanico e il gotico; le facciate dei transetti sono invece capolavori del pieno gotico. Inimmaginabile l’effetto di una sapiente scenografia che illumina una simile facciata, già strepitosa di per sé, con giochi di luce che lasciano senza respiro. Il percorso di “Chartres en lumières” si snoda attraverso tutta la città, sia alta che bassa, e percorre epoche diverse: da quella romana, alla regina Berte; si snoda sotto i ponti del fiume Eure e arriva alle case di legno, alla chiese di Saint-Pierre, di Saint Aignau che ha vetrate risalenti al XVI e XVII secolo, per finire alla Collegiale di Saint-André, ora sconsacrata e sede di esposizioni e concerti.
Il più bello dei colori: il “blù di Chartres”
Altro luogo importante è il Granaio di Loëns, dove anticamente si conservavano granaglie e vini; alla fine del restauro è stato trasformato in Centro internazionale della vetrata. La cattedrale, infatti, è particolarmente nota per il suo eccezionale insieme di vetrate del XIII secolo. Le vetrate di Chartres hanno una particolare importanza in quanto il suo famoso Blu del secolo XII, limpido e profondo, trasmette radiazioni speciali soprattutto con la luce del tramonto. Per molto tempo la preparazione del blu è rimasta un segreto; probabilmente la presenza di sodio e silicio hanno permesso alle vetrate una durata nel tempo molto più efficace che nei secoli successivi. Grande luogo di pellegrinaggi, la chiesa di Chartres e le sue torri dominano la città e si vedono da molte decine di chilometri di distanza. Nel 1979 l’UNESCO l’ha dichiarata Patrimonio culturale dell’Umanità.
(25/08/2014)