Conosciuta anche come la capitale orientale, in quanto situata a est di Kyoto, da cui ha ereditato il titolo di prima città del Giappone, Tokyo è anche la capitale di quell’Asia a sé. Di quell’Asia trafficata ma ordinata, quieta ma vigile, giovane ma autentica, intraprendente ma ispirata da un antico fascino che mai tramonta. L’atmosfera che si respira è la quintessenza dell’Asia nuova, che si nutre di cibi e tradizioni tipicamente orientali, ma che chiama al lontano Ovest, con fare deciso e allo stesso tempo discreto e gentile. E questa varietà, capace di accontentare tutti i gusti, è ben visibile tra i vari quartieri di Tokyo, ognuno con una propria personalità.
Roppongi, la Tokyo notturna e straniera
Il nostro tour di Tokyo comincia da Roppongi, parte di Minato, quartiere speciale di Tokyo. Passeggiando per le vie del distretto, ogni turista, anche quello meno attento, non può non essere attratto dalle famose Roppongi Hills, complesso di edifici dominato dalla Mori Tower, che si erge a regina dei cieli del quartiere. A minare il suo regno però, la Tokyo Tower, che funziona da ripetitore radio e tv per la città e che, pur non vincendo in altezza vince, probabilmente, per celebrità, replicando la forma e lo stile della Torre Eiffel di Parigi. Roppongi racconta oggi gran parte della vita notturna di Tokyo, essendo popolata da numerosi locali e discoteche che ospitano un elevato numero di stranieri. Sebbene le strade del quartiere non siano, al calar del sole, le più rassicuranti della città, la mafia giapponese, meglio nota come Yakuza non domina più la gestione degli affari locali.
Shinijuku, la Tokyo d’affari
Non possono mancare, tra le vie di Tokyo, giacca e cravatta. Particolarmente popolate da uomini d’affari, le strade di Shinijuku, il quartiere amministrativo della città.
Il Palazzo del governo metropolitano di Tokyo però, oltre a essere il fulcro del suddetto distretto, è anche un’ importante tappa turistica. Salendo al trentatreesimo piano dell’edificio, infatti, è possibile godere, in maniera completamente gratuita, di una panoramica completa della metropoli.
Asakusa, la voce della tradizione
È un altro, invece, il culto che rende famoso il quartiere di Asakusa, a nord-est di Tokyo. Il tempio buddista di Sensoji dedicato alla dea della misericordia Kannon Sama è, infatti, la principale attrazione del distretto, nonché il luogo di culto più antico della città. A condurre al tempio, la celebre Nakemise Dori, che si apre con la Kaminarimon, letteralmente Porta del Tuono, è un tripudio di cultura e sapori locali, che combinano la tradizione con il turismo più consumistico. Percorsi circa 250 metri di bancarelle e piccoli negozi di souvenir è possibile assistere, con discrezione e il dovuto rispetto, ai fedeli in preghiera all’interno del tempio il quale, oltre all’edificio principale, vanta una maestosa pagoda di cinque piani.
Shibuya, storie di gioventù e gente
Il quartiere di Shibuya rappresenta la Tokyo giovane per antonomasia, quella con i mega schermi, i negozi, la musica e i colori. Una delle tappe principali non può che essere lo Shibuya crossing, il famoso incrocio conosciuto per essere il più trafficato al mondo. Per avere un’idea della quantità di gente che in ogni momento lo attraversa, provate a stare fermi al semaforo pedonale, senza attraversare quando diventa verde: un fiume in piena di pedoni sembrerà volervi investire. In alternativa, potete anche godervi lo spettacolo dall’alto, in uno dei tanti café e ristoranti che si affacciano sull’incrocio. In tal caso, che decidiate di deliziare il vostro palato con cibi orientali o che preferiate andare sul sicuro, scegliendo sapori occidentali, ricordate la regola principale: le mance, in terre nipponiche, sono viste di cattivo occhio, in quanto segno di scortesia.
Procedendo per le vie di Shibuya, non potrete che essere, ancora una volta, irrimediabilmente attratti dai colori e dallo spirito sfoggiati dai giovani di Harajuku. Il simbolo della zona, il cui nome letteralmente significa alloggio sul prato, sono le cosiddette harajuku girls, meglio note come cosplay. Queste giovani, perlopiù adolescenti, sono le principali rappresentanti di varie mode e subculture che, specialmente nei weekend, si ritrovano tra i fast food e le vetrine di Takesita Dori, la principale via dello shopping di Harajuku.
A due passi da Takesita Dori, rimandendo sempre nel quartiere di Shybuya, l’atmosfera sembra ad un tratto cambiare. Procedendo verso la stazione di Harajuku, verrete infatti catapultati in un’oasi di tranquillità non appena varcherete l’ingresso del santuario scintoista di Meiji, dedicato appunto all’imperatore e all’imperatrice Meiji. Il tempio, situato all’interno di un grande parco verdeggiante, è un grande esempio sia dell’architettura che della cultura scintoista e non sarà difficile riuscire a osservare alcuni dei numerosi fedeli che ogni giorno vi si recano per rendere omaggio ai defunti imperatori.
Ritrovare la pace al parco di Ueno
Per concludere il nostro breve itinerario da viaggiatori mordi-e-fuggi non possiamo non concederci una passeggiata in tranquillità tra i sentieri del parco di Ueno, situato nel quartiere di Taito e facilmente raggiungibile a piedi da Asakusa. Il parco, che è anche sede di diversi musei, è un’oasi di verde nel caos cittadino ed è particolarmente famoso perché, nelle belle giornate primaverili, è possibile ammirare i celebri sakura, ovvero i ciliegi in fiore che sono uno dei principali simboli del Giappone. Questi alberi e i loro fiori sono di indubbio valore per i giapponesi, che li ergono a simboli di purezza e lealtà. Il periodo della fioritura è dunque di fondamentale importanza per tutta la nazione, che vanta un incremento delle visite proprio in quei giorni. Quindi, che capitiate a Tokyo per lavoro o per piacere, la parola d’ordine è: col naso all’insù.