Giovedì 28 Marzo 2024 - Anno XXII

Taormina Cult, mostra sui luoghi baciati dalle muse

In mostra fino al 20 novembre a Palazzo Corvaja (da martedì a sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20) “Taormina Cult. Letteratura arte e cinema a cielo aperto“. La mostra si snoda su ventuno luoghi baciati dalle muse, tappe di un itinerario culturale permanente che recano tracce delle grandi personalità che vi si sono soffermate e in quei luoghi sono incastonate. Grandi uomini e donne, spesso forestieri, protagonisti della storia di Taormina, ne hanno scolpito e veicolato l’immagine internazionale, hanno guidato la parabola crescente del turismo taorminese. A Taormina sono stati concepiti, scritti, dipinti, scattati, girati capolavori … Leggi tutto

Taormina Cult, mostra sui luoghi baciati dalle muse

In mostra fino al 20 novembre a Palazzo Corvaja (da martedì a sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20) “Taormina Cult. Letteratura arte e cinema a cielo aperto“. La mostra si snoda su ventuno luoghi baciati dalle muse, tappe di un itinerario culturale permanente che recano tracce delle grandi personalità che vi si sono soffermate e in quei luoghi sono incastonate. Grandi uomini e donne, spesso forestieri, protagonisti della storia di Taormina, ne hanno scolpito e veicolato l’immagine internazionale, hanno guidato la parabola crescente del turismo taorminese. A Taormina sono stati concepiti, scritti, dipinti, scattati, girati capolavori letterari, artistici, fotografici, cinematografici.

Una scommessa lanciò il turismo

Taormina Cult, mostra sui luoghi baciati dalle muse

David Herbert Lawrence scrisse L’amante di lady Chatterley ispirandosi al suo soggiorno taorminese. La stessa casa di via Fontana Vecchia (oggi via D. H. Lawrence) in cui visse insieme alla moglie Frida dal 1920 al 1922, accolse negli anni Cinquanta Truman Capote e Howard Agg. Nell’attuale Grand Hotel Timeo – a metà Ottocento un rudere adiacente al teatro greco, risistemato a locanda da Francesco La Floresta – nacque il turismo taorminese, grazie all’intraprendenza di La Floresta e all’estro generoso del conte e pittore prussiano Otto Geleng, primo ospite illustre di una lunghissima serie. I suoi paesaggi ammaliarono gli amici d’oltralpe, che arrivarono numerosi a Taormina, attirati dalla scommessa lanciata da Geleng: venite e se ciò che ho dipinto non è vero vi rimborserò le spese di viaggio. Alcuni, tra cui Wilhelm Von Gloeden scelsero Taormina per viverci. Von Gloeden, che a Taormina si sentiva sull’Acropoli della bellezza, scattò centinaia di fotografie, famose in tutto il mondo per la bellezza e l’elegante spregiudicatezza. E diede il nome all’Isola Bella.

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(29/09/2014)

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