A Villa Erba si è appena conclusa Orticolario, splendida esposizione autunnale di fiori, piante rare e insolite, molte delle quali scelte da un gran numero di collezionisti; in esposizione anche utensili per il giardinaggio, arredi per verande, serre e gazebo. Il filo rosso di questa manifestazione può essere con sicurezza individuato nell’olfatto, uno dei sensi umani che la fa da protagonista quando il naso entra nella scia profumata o meno, sprigionati da piante e fiori che hanno effluvi e odori molto diversi tra loro: da quelli tenui e penetranti, da altri dolci e aspri. In volute di nebbia profumata che salivano da una siepe di Pyracantha, si stagliava contro le acque tranquille del lago un insieme di violini realizzati in legno di briccola che oscillavano alla brezza; installazione questa denominata “Pro-fumus”, ideata e realizzata da Vittorio Peretto.
Composizioni sensoriali
Un messaggio poetico e penetrante che non potrà non rimanere negli occhi e nella mente di chi ha avuto la fortuna di vedere e odorare l’opera. Il fiore protagonista di questa edizione è stato l’Aster, la ‘stella’ di un giardino costituito da più di 250 specie floreali provenienti dall’Eurasia e dal Nord America. Da noi è conosciuto anche come “Settembrino”, ma come Aster è chiamato in moltissime lingue in tutto il mondo. Erica Ratti, per Rattiflora, ha creato con molta sensibilità nel Pergolato circolare un percorso sensoriale con almeno 150 tipi di Aster in composizioni delicate. Un altro allestimento perfetto nello spazio di Orticoltura è stato quello realizzato, con composizioni autunnali di fiori e prodotti dell’orto, da Cip Garden; nature morte ricreate sulla scorta di note esposizioni pittoriche.
“Invenzioni” floreali a non finire
Nel Parco poi, altre installazioni da contemplare per una gioia intima, ad esempio con gli alberi dai profumi mediterranei: Citrus limon, o agrumi a cespuglio e ad albero. Tra i vivaisti espositori Cactusmania ha esposto una collezione di piante grasse crestate e mostruosamente belle, che niente hanno da invidiare alle sculture Art Deco. Sempre nel parco, un po’ nascosto e mimetizzato con gli alberi, ecco uno spettacolare zoo di ferro dipinto, popolato da animali del bosco: pesci, pavoni, farfalle, opera dello Studio Arrosoir et Percil; un vero sogno ad occhi aperti. Questa sesta edizione di Orticolario è stata estesa, per la prima volta, in cinque diversi punti della città di Como; iniziativa denominata “fuorigiardino”, ovvero oltre i confini di Cernobbio.
Sogni “verdi”
I punti coinvolti sono stati il cortile di Palazzo Cernezzi con “Rencontre” di Christine Verjus, che ha fatto ‘incontrare’ tante specie di Aster, persino dalle tinte in sintonia con quelle dei muri del palazzo. In Piazza Grimoldi ha preso vita “oxINOXONIxo” di Clauco Pertoli: un giardino molto geometrico ma da vivere all’ombra dello splendido Duomo di Como.
In Piazza Cavour ecco “Un sogno verde”, una realizzazione di Valerio Cozzi: una piazza nella piazza, con sedute e fioriere colme di prato semplice e fiorito. Nel giardino di Villa Olmo il gruppo di donne di ‘Violarancio-Progetto-Paesaggio-Giardino’ celebra gli Aster ma li ingentilisce tra reti di pescatori di lago.
Armonie olfattive
Ultima delle cinque “Armonie Olfattive” quella realizzata sulla riva di Cernobbio da Salvatore Versace, caratterizzata da piacevoli sensazioni olfattive e visive. Nelle tre giornate di Orticolario sono stati contati oltre 28.000 visitatori; la nuova edizione verrà proposta dal 2 al 4 Ottobre del 2015, anno dell’Expò. A ben vedere, considerato l’interesse suscitato nei visitatori, qualche giorno in più non avrebbe fatto difetto, anche perché, come hanno scritto gli organizzatori: “Il giardino è un viaggio: da preparare, da vivere, da godere intensamente, passo dopo passo, per scoprire nuove emozioni e riappropriarsi del proprio tempo”. Info: www.orticolario.it