Il vile attacco di Parigi ha scosso le coscienze. La manifestazione di solidarietà di ieri a Parigi e in tutta la Francia, ma anche in Italia e nel resto d’Europa, contro la strage alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo, ha lanciato un segnale forte contro ogni terrorismo e anche di grande speranza. Il messaggio che è venuto fuori chiaramente è che la Libertà non è negoziabile, anche se va difesa ogni giorno contro i terrorismi e i fondamentalismi.
L’istantanea della marcia dei leader del mondo e dell’Europa, insieme, fa ben sperare. La giovane Europa ci auguriamo abbia capito la lezione e ricrei un po’ di orgoglio nella difesa della società, costruendo un’area di libertà senza uguali nel pianeta.
La direzione di Mondointasca ha deciso di fare un pezzo su quanto accaduto pur non essendo né un giornale politico né di cronaca. Abbiamo voluto dare il nostro contributo per ricordare che tra le vittime del barbaro attacco alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi c’è Michel Renaud, fondatore e presidente del Festival del Carnet de Voyage di Clermont-Ferrand (www.rendezvous-carnetdevoyage.com), vetrina unica nel suo genere in Europa che dal 2000 attira creativi, scrittori di viaggio e viaggiatori indipendenti che scelgono di raccontare le loro esperienze attraverso squisiti mosaici di impressioni, collage e acquerelli. Un genere che anche in Italia annovera molti autori; del Festival è stato recentemente ospite, con altri italiani, Stefano Faravelli, professore torinese e carnettista affermato.
Michel Renaud era un globe trotter, uno dei rari giornalisti ad aver esplorato, ad esempio, la Corea de Nord. Con Cabu, l’ormai leggendario vignettista di Charlie Hebdo, stava stringendo un’alleanza per promuovere ulteriormente il festival ed il genere letterario ad esso legato: Cabu era stato invitato d’onore dell’ultima edizione, nello scorso novembre.
Mercoledi 7 gennaio Renaud ed il segretario del festival (sopravvissuto all’attentato) si erano recati a Parigi per restituirgli i disegni esposti al festival e partecipare alla prima riunione di redazione dell’anno di Charlie Hebdo, dopo la quale sarebbero andati a pranzo insieme per discutere i futuri progetti.