Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

Charlie Hebdo: lutto anche tra gli scrittori di viaggio

Mondointasca vuole ricordare che nella strage di Parigi alla redazione di Charlie Hebdo è stato colpito anche Michel Renaud, giornalista e scrittore di viaggio, fondatore e presidente del Festival del Carnet de Voyage di Clermont-Ferrand

Charlie Hebdo: lutto anche tra gli scrittori di viaggio

L’equipe del festival che Renaud ha condotto per anni ha deciso di continuare a far vivere l’avventura del festival e dell’associazione che organizza la manifestazione e le numerose esposizioni ad esso collegate, nello spirito di orgogliosa risposta al terrorismo che ha animato in questi giorni la Francia intera. La commozione è stata espressa in ogni città fin dalle prime ore dopo l’attentato al settimanale satirico, con veglie e messaggi simbolici, ed è culminata nella mobilitazione spontanea di quasi 4 milioni di persone in tutto il paese, la più grande dai tempi della Liberazione (un quarto della popolazione è scesa in piazza a Lione, oltre 100.000 persone in svariate città, tra cui Bordeaux e Grenoble [dove risiede chi scrive]).

Charlie Hebdo: lutto anche tra gli scrittori di viaggio

L’omaggio alle vittime (complessivamente 20 di cui 12 nella redazione di Charlie Hebdo) degli attentati parigini si è tradotto nella riaffermazione dei principi fondanti della repubblica laica e nella domanda di una presa di posizione seria contro il fondamentalismo islamico che cresce sul suolo europeo mentre si afferma con violenza in Medio Oriente, nord Africa e Asia.
Lo scrittore musulmano Yasmina Khandra, autore di romanzi tra cui “Le rondini di Kabul”, L’attentatrice”, “Le sirene di Bagdad”, presente al corteo di Parigi, ha dichiarato a una collega del Corriere delle Sera che è un dovere di ogni essere umano parlare contro il terrorismo. “Noi musulmani siamo le prime vittime. In Algeria abbiamo contato duecentomila morti in vent’anni di lotta al terrorismo” e ha aggiunto: “La cultura è generosità pura. Se il sapere ci istruisce, la cultura ci educa… Io credo nel diritto alla vita, che è più preziosa e importante di ogni ideologia”.

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