Mercoledì 24 Aprile 2024 - Anno XXII

Giornata mondiale delle zone umide

Un week-end di escursioni nelle zone umide e attività con le scuole lunedì per osservare la ricchezza di vegetazione e fauna di questi ecosistemi. E’ l’impegno di Legambiente per la Giornata Mondiale delle zone umide che si celebra ogni anno il 2 febbraio. Paludi, torbiere, distese di acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata sono, infatti, luoghi fondamentali per la conservazione della biodiversità terrestre, ma anche tra gli ecosistemi più a rischio del pianeta. La pressione antropica e il riscaldamento globale ne mettono sempre più a rischio gli equilibri delicati e complessi. Nell’ultimo secolo, oltre il 64% delle zone … Leggi tutto

Giornata mondiale delle zone umide

Un week-end di escursioni nelle zone umide e attività con le scuole lunedì per osservare la ricchezza di vegetazione e fauna di questi ecosistemi. E’ l’impegno di Legambiente per la Giornata Mondiale delle zone umide che si celebra ogni anno il 2 febbraio. Paludi, torbiere, distese di acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata sono, infatti, luoghi fondamentali per la conservazione della biodiversità terrestre, ma anche tra gli ecosistemi più a rischio del pianeta. La pressione antropica e il riscaldamento globale ne mettono sempre più a rischio gli equilibri delicati e complessi. Nell’ultimo secolo, oltre il 64% delle zone umide sono scomparse.

 La tutela delle zone umide a livello mondiale è stata sancita il 2 febbraio 1971 dalla Convenzione di Ramsar, che è sottoscritta oggi da 168 Paesi. In Italia queste aree sono 53 secondo l’elenco stilato dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Interessano ambienti e paesaggi molto significativi  di 15 regioni – i laghi, le torbiere, i fiumi e le foci, gli stagni, le lagune, le valli da pesca, i litorali con le acque marine costiere – e sono per la totalità inseriti anche nella rete Natura 2000 o in aree protette nazionali, regionali o locali. Oltre a rappresentare l’habitat di una particolare flora e fauna, le zone umide contribuiscono, in quanto regolatrici del regime delle acque, proprio alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Ecco perché Legambiente si mobilita, con i suoi circoli e le aree di Natura e Territorio, per far conoscere questi luoghi straordinari dal punto di vista ambientale ma spesso sottovalutati.

 (29/01/2015)

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