Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Manuel Rinaldi, viaggio come esperienza, energia, incognita

Un viaggio, a volte, può cambiare il corso della vita. Mondointasca ne parla con Manuel Rinaldi, giovane cantautore emiliano, fondatore dei “Pupilla”, band punk-rok. Manuel ci racconta della sua “fuga” a Brighton, in Inghilterra. “… stavo attraversando un momento di crisi… questo viaggio mi ha allargato la mente”.

Manuel Rinaldi
Manuel Rinaldi

In 10 minuti immagini di parlare al Creatore. Se ti fosse concessa udienza cosa gli diresti?
Nella vita ci sono momenti sì e momenti no. Ed è proprio in questi momenti no che mi piacerebbe poter parlare con chi tutto ha creato per chiedergli di indicarmi la strada.
Questo disco va ascoltato?
Io lo ascolterei in auto e a tutto volume.  Ci sono però dei brani che si prestano ad essere ascoltati con le cuffie, magari in aereo.
A te che musica piace ascoltare?
Ascolto molto musica italiana come Vasco, Battiato, De André, Battisti. Ma anche artisti stranieri come  Pink Floyd, Killers.

Consiglieresti a un giovane di fare quello che hai fatto tu?
Fare un’esperienza all’estero è fondamentale. Vivere in un paese, che non è il tuo, ti trasmette tantissima energia. Energia che, una volta tornato a casa, ognuno incanalerà in modo diverso. Il mio consiglio è di fare nuove esperienze, ma poi di far ritorno a casa per mettere a frutto quello che si è appreso e imparato altrove.

Viaggiare per te è?
Un momento da gustare minuto dopo minuto senza pensare a dove si sta andando, ma a quello che si sta vivendo. È sempre energia, un’esperienza, un’incognita. Ti fa vedere le cose da un’altra prospettiva.

Nella tua valigia non manca mai?
La musica, di cui non riesco a fare a meno. Se il viaggio me lo consente mi porto dietro anche la chitarra.

Manuel Rinaldi, foto Maurizio Montani
Manuel Rinaldi, foto Maurizio Montani

Come stai vivendo questo momento?
Sono soddisfatto e contento. Soddisfatto perché quest’album è stato fortemente voluto e contento perché la critica rispecchia i messaggi che volevo far arrivare e perché dopo solo pochi giorni dall’uscita il disco era nei top 200 di itunes. Tanta roba per uno sconosciuto.

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Quando ti vedremo dal vivo?
Spero presto anche perché sono molto legato ai live. Accetterò però di fare un tour solo se si tratterà di un live come lo concepisco io. Non lo farò tanto per farlo. Comunicherò tutto sul mio sito e su FB.

Chi si rispecchia nella tua musica?
Il mio pubblico è molto variegato. Su Facebook ho ricevuto commenti al disco da ventenni come da sessantenni.  Dipende molto da cosa e da come uno si ritrova nei miei testi.

È vero che avresti voluto che l’album uscisse anche in vinile?
Sì, è vero. Ma come puoi immaginare il budget non era abbastanza. Ho voluto comunque stampare il disco anche se il download va per la maggiore. Spero però che il numero di CD venduti sia superiore a quello degli scaricamenti.

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