Giovedì 12 Dicembre 2024 - Anno XXII

Aletsch Arena, sci, ciaspole e natura vera

Aletsch Arena, alta valle del Rodano, nel cuore delle Alpi. Sciare, godere la natura e i panorami unici con vista sulle vette da quattromila metri che confinano con l’Italia è un’emozione unica

Sciare nell'Aletsch Arena
Sciare nell’Aletsch Arena

L’ Aletsch Arena è una grande stazione sciistica con oltre 100 chilometri di piste di discesa, che mantiene una dimensione tranquilla, familiare e ecologica. Siamo nel Vallese, alta valle del Rodano, appena oltre Briga, la cittadina che s’incontra allo sbocco del tunnel ferroviario del Sempione. Dunque a due passi dall’Italia. E infatti, dall’alto della splendida balconata di Riederalp, Bettmeralp e Fierscheralp, le tre località che nell’insieme formano l’ Aletsch Arena, si ha una bella vista sui tanti quattromila che fanno da confine con l’Italia, Cervino e Monte Rosa compresi.

Il ghiacciaio dell’ Aletsch

Il ghiacciaio dell’Aletsch
Il ghiacciaio dell’Aletsch

L’esposizione è pieno sud, con sole assicurato per tante, lunghissime ore. Alle spalle c’è invece il ghiacciaio dell’ Aletsch, il più eseteso delle Alpi (120 chilometri quadrati di superficie in Svizzera nei cantoni Berna e Vallese): un lungo, sinuoso nastro di ghiaccio che s’insinua verso nord di fronte alla più famosa triade di cime di tutto l’arco alpino, Jungfrau, Mönch, Eiger. Basterebbe questo contesto – siamo nel cuore delle Alpi più vere – per dire che l’ Aletsch Arena merita un’escursione anche a chi non scia. Utilizzando gli impianti, i pedoni possono salire fin al punto panoramico dell’Eggishorn, a 2869 metri di altezza, da dove si gode una vista con pochi eguali.

Tour nostalgico nel Patrimonio Unesco

Aletsch Arena, sci, ciaspole e natura vera

Novità di quest’anno, i camminatori hanno l’opportunità di partecipare ad un tour nostalgico organizzato dalla Scuola di sci di Riederalp con le racchette da neve. Immersi in questo paesaggio incantato che è patrimonio Unesco, si sale con la cabinovia fino a Moosfluh, altro splendido punto panoramico sull’Aletsch, sul finire del pomeriggio. Quando anche gli ultimi sciatori hanno lasciato le piste, si calzano le ciaspole e in leggera discesa su creste ondulate, in neve fresca, si procede verso una piccola baita, dove si brinda con un aperitivo vallesano. Indicato un bianco Heida Visperteminen che viene prodotto a pochi chilometri da qui in linea d’aria, da vigneti che sono considerati i più alti d’Europa.
Il paesaggio è di quelli che non si dimenticano: il sole al tramonto illumina con luce radente da ovest la valle del Rodano, spesso invasa nella parte bassa dal mare di nubi.
Ancora un piccolo sforzo e in fondo si comincia ad intravvedere la Schwerisch Bodu, baita che accoglie i camminatori per la cena. Niente di meglio che una fondue per una sosta ristoratrice attorno ai tavoli. Rigorosamente a lume di candela perché a duemila metri di altitudine, immersi nella neve, non c’è elettricità.

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