Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Eclissi di sole al Palazzo Estense di Varese

Il Palazzo Estense di Varese Nella spettacolare cornice di Palazzo Estense a Varese, venerdì 20 marzo sarà possibile osservare la parziale eclissi di sole, con i ragazzi dell’Osservatorio G. V. Schiaparelli. L’evento si terrà nel Cortile d’onore del Palazzo. Sono passati ormai quattro anni dall’ultima eclissi di Sole visibile dal nostro Paese. Meglio non perdersi quindi quella del 20 marzo, anche perché bisognerà aspettare altri 5 anni prima di poter assistere nuovamente ad un simile spettacolo. Tutti pronti dunque tra le 9:00 e le 11:45, per godersi il Sole oscurato quasi al 50% dal passaggio della Luna. Il Palazzo Estense … Leggi tutto

Il Palazzo Estense di Varese
Il Palazzo Estense di Varese

Nella spettacolare cornice di Palazzo Estense a Varese, venerdì 20 marzo sarà possibile osservare la parziale eclissi di sole, con i ragazzi dell’Osservatorio G. V. Schiaparelli. L’evento si terrà nel Cortile d’onore del Palazzo. Sono passati ormai quattro anni dall’ultima eclissi di Sole visibile dal nostro Paese. Meglio non perdersi quindi quella del 20 marzo, anche perché bisognerà aspettare altri 5 anni prima di poter assistere nuovamente ad un simile spettacolo. Tutti pronti dunque tra le 9:00 e le 11:45, per godersi il Sole oscurato quasi al 50% dal passaggio della Luna.

Il Palazzo Estense di Varese fu una residenza di Francesco III d’Este, Duca di Modena e Reggio, amministratore, capitano generale e poi governatore della Lombardia austriaca. Il 20 settembre 1755 il duca venne per la prima volta Varese con il suo seguito, ospite del marchese Menafoglio; durante questo soggiorno maturò forse la decisione di scegliere Varese per costruire il suo palazzo estivo.
Nel parco di palazzo Estense, modellato a somiglianza di quello del palazzo imperiale di Schönbrunn, si fondono i caratteri del giardino romantico con quello alla francese ricco di parterres. Protagonista centrale è un ninfeo, posto su un’altura, costituito da tre nicchie rivestite da concrezioni in tufo e statue. Per soddisfare la passione del Duca per la caccia, si adattò una parte del parco a roccolo con querce, olmi e castagni. Le numerose conifere, il magnifico cedro del Libano, alcune magnolie, camelie e tuje furono poste nell’Ottocento su intervento del Robbioni ed eredi.

(18/03/2015)

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