Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Expo 2015. Ungheria dalla fonte più pura

Il Padiglione combina elementi antichi e naturali che confluiscono in una inusuale ed emozionante struttura centrale a forma di botte racchiusa all’estremità da due grandi tamburi

Padiglione Ungheria Expo
Padiglione Ungheria Expo

L’Ungheria nel suo padiglione all’Esposizione Universale svilupperà il tema “Dalla fonte più pura”. Scopo e obiettivo, valorizzare la salubrità del cibo, uno stile di vita sano e la necessità di garantire sicurezza alimentare e biodiversità per le generazioni future. Valori che definiscono l’identità ungherese. “Il nostro Padiglione metterà a disposizione un ricco materiale per la lotta contro la mancanza di acqua potabile e il diritto a una sana nutrizione”, ha commentato Géza Szőcs, commissario generale Expo per il Governo Ungherese. “Desideriamo divulgare l’immagine affascinante del nostro Paese, e far conoscere la sua ricchezza idrica e le sue fonti termali”. Realizzato dai progettisti Attila Ertsey, Ágnes Herczeg e Sándor Sárkány in qualità di direttore artistico, si sviluppa su tre piani collegati con scale e con due ascensori interni realizzati in vetro. All’ultimo piano ci sono i giardini, come nella parte esterna.

Riprodotte le linee dell’architettura ungherese

Alla conferenza stampa per la presentazione del padiglione ungherese
Alla conferenza stampa per la presentazione del padiglione ungherese

Le forme e i materiali rappresentano le linee principali dell’architettura ungherese (granaio, silos rurali, stalle) secondo i principi dell’architettura organica, sviluppatasi a metà del Novecento e basata sulle tradizioni locali, sulla comprensione delle leggi della natura, sull’esaltazione del rapporto tra l’uomo e l’universo. La maggior parte del materiale utilizzato per la costruzione è di natura rinnovabile (legno, legno lamellare, cellulosa) permettendo così di valorizzare il contenuto ecologico ed energetico, il risparmio energetico e l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico. Per minimizzare il consumo energetico, l’isolamento termico esterno dell’edificio coincide con quello utilizzato nella costruzione delle case passive, le finestre sono triple e sulla facciata soleggiata si trovano dei pannelli solari; gli spazi dell’edificio possono essere ventilati naturalmente.

Il giardino all'ultimo piano
Il giardino all’ultimo piano

Il giardino sul tetto permette di abbassare la necessità di raffreddamento e creare una tenda di umidità che tempera il microclima. All’interno del Padiglione un contatore indicherà non solo la quantità di energia generata su base giornaliera, settimanale e mensile, ma anche l’energia totale generata dalla giornata di apertura.
Conclusa l’Expo l’intero edificio, costruito con pannelli prefabbricati e smontabili, montati con bulloni e viti proprio per dimostrarne la fattibilità del riciclo, sarà smontato e riutilizzato: il 90% della struttura sarà ricostruito come centro informativo medico a Szombathely, nella Caserma degli Ussari, in Ungheria.

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