Domenica 5 Maggio 2024 - Anno XXII

Expo 2015. Ungheria dalla fonte più pura

Il Padiglione combina elementi antichi e naturali che confluiscono in una inusuale ed emozionante struttura centrale a forma di botte racchiusa all’estremità da due grandi tamburi

Arca di Noè, simbolo di salvezza e tamburi sciamani

L'arca di Noè
L’arca di Noè

La zona centrale del Padiglione è ispirata all’Arca di Noè, simbolo di salvezza degli esseri viventi, mentre le due estremità laterali richiamano i tamburi sciamanici, che riportano alle radici antiche, evidenziando il rapporto mistico con la natura. Sui tamburi è rappresentato l’antico simbolo dell’albero della vita nel quale scorre l’acqua dolce che sgorga in modo naturale dalle fonti ungheresi. Le doghe allungate della parte centrale simili ad uno scheletro gigante rappresentano l’apertura verso la luce solare come i petali dei fiori avvolgono l’essenza stessa dell’esistenza. Nel centro dell’edificio, al piano terreno, vi è la sala conferenza e uno spazio di esposizione polifunzionale. Ai piani superiori vi sono altre istallazioini tra cui una galleria che ospiterà una esposizione di quadri e fotografie. Al posto dell’asse centrale della facciata principale c’è un tubo trasparente a forma di albero, l’albero della vita, all’interno del quale gira un liquido che simboleggia l’acqua dolce, termale e naturale dell’Ungheria.

Degustare ciò che si coltiva

Expo 2015. Ungheria dalla fonte più pura

L’ultimo piano della costruzione ospiterà un giardino a cielo aperto così come nell’area verde esterna al Padiglione, circondato dal prolungamento delle pareti in acciaio della struttura in cui scorre acqua, saranno coltivati 33 tipologie di frutta, 33 tipi di verdura e 33 tipi di erbe mediche. In questa area il visitatore avrà la possibilità di interagire con la natura attraverso varie attività come il giardinaggio, la raccolta della frutta e l’annaffiatura.

I visitatori del Padiglione ungherese entreranno in contatto con le fonti termali e le acque curative locali, con le coltivazioni naturali e il regno dell’uva e del vino. Nei sei mesi potranno degustare il miele ungherese, il tipico liquore alla frutta (pálinka), il rinomato fegato d’oca e l’autentica gastronomia ungherese. Sarà presentato il meglio di cento anni di storia dell’arte della fotografia e delle vignette ungheresi, oltre a una selezione di innovazioni di scienziati ungheresi di fama mondiale

LEGGI ANCHE  La Castilla y Leòn si presenta a Milano

Info: www.expo2015.org/it/partecipanti/paesi/ungheria

Condividi sui social: