Mercoledì 24 Aprile 2024 - Anno XXII

Un inverno in ripresa per la montagna italiana

La stagione invernale 2014-2015 si chiude con un risultato positivo. Il ritorno degli italiani in diversi comprensori e il consolidamento dei mercati esteri sono alla base della performance positiva di diverse località alpine. La favorevole congiuntura meteorologica ha portato abbondanti nevicate e favorito l’allungamento della stagione fino alle festività pasquali, quasi ovunque all’insegna del “tutto aperto”. Gli appassionati della “vacanza bianca” in quota sembrano aver superato la crisi delle ultime stagioni, anche se continuano ad optare per week-end e soggiorni brevi (massimo 3-4 giorni). A condizionare la ripresa del movimento turistico sono soprattutto gli italiani che, dopo 4-5 anni di graduale … Leggi tutto

Un inverno in ripresa per la montagna italiana

La stagione invernale 2014-2015 si chiude con un risultato positivo. Il ritorno degli italiani in diversi comprensori e il consolidamento dei mercati esteri sono alla base della performance positiva di diverse località alpine. La favorevole congiuntura meteorologica ha portato abbondanti nevicate e favorito l’allungamento della stagione fino alle festività pasquali, quasi ovunque all’insegna del “tutto aperto”. Gli appassionati della “vacanza bianca” in quota sembrano aver superato la crisi delle ultime stagioni, anche se continuano ad optare per week-end e soggiorni brevi (massimo 3-4 giorni). A condizionare la ripresa del movimento turistico sono soprattutto gli italiani che, dopo 4-5 anni di graduale “abbandono” delle località montane, hanno evidenziato quest’inverno timidi segnali di crescita.

In sintesi, la puntuale indagine dell’Osservatorio Turistico della Montagna* elaborato da Trademark Italia conferma che:

  • il 17,6% degli operatori interpellati afferma che questa stagione è andata meglio dello scorso anno in termini di movimento;
  • il 60,8% registra una sostanziale stabilità con l’inverno 2013-2014;
  • il 21,6% degli operatori chiude l’inverno con il segno meno (due punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno);
  • si riduce la percentuale di operatori che segnalano un calo del giro d’affari nella propria struttura rispetto allo scorso inverno, dal 40,7% al 31,8%. Si contrae anche la perdita, contenuta tra il -8 e il -10%;
  • il 50,3% (contro il 46% dello scorso anno) dichiara di aver difeso i fatturati ritoccando lievemente i prezzi. Oltre la metà degli operatori chiude il proprio bilancio economico in recupero sul 2014.

* Le rilevazioni dell’Osservatorio della Montagna sono avvenute attraverso di interviste telefoniche, e-mail e questionari auto-somministrati nel periodo 1-7 aprile. Il campione di riferimento è composto da operatori del settore ricettivo (453 tra alberghi, residence, agenzie di affittanze turistiche) e turisti italiani con almeno 5 anni di esperienza in fatto di vacanze in montagna

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(09/04/2015)

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