Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Roma, la Piramide Cestia torna bianca come duemila anni fa

Piramide Cestia a Roma Dopo oltre un anno di restauro è stata riaperta la Piramide Cestia nel quartiere Ostiense a Roma. Determinante, a livello economico, l’impegno e il contributo di due milioni di euro del magnate Uzo Yagi. Un intervento concluso lo scorso dicembre, dopo 327 giorni di lavori partiti a novembre 2012. Cinque gli obiettivi raggiunti con il cantiere. E’ stato ultimato l’ingresso senza barriere architettoniche verso porta San Paolo, sono stati acquisiti dati scientifici inediti sulle metodologie di restauro, sui prodotti e sullo stato di conservazione delle pareti lapidee. I rilievi hanno prodotto materiali inediti sullo stato fisico e … Leggi tutto

Piramide Cestia a Roma
Piramide Cestia a Roma

Dopo oltre un anno di restauro è stata riaperta la Piramide Cestia nel quartiere Ostiense a Roma. Determinante, a livello economico, l’impegno e il contributo di due milioni di euro del magnate Uzo Yagi. Un intervento concluso lo scorso dicembre, dopo 327 giorni di lavori partiti a novembre 2012.
Cinque gli obiettivi raggiunti con il cantiere. E’ stato ultimato l’ingresso senza barriere architettoniche verso porta San Paolo, sono stati acquisiti dati scientifici inediti sulle metodologie di restauro, sui prodotti e sullo stato di conservazione delle pareti lapidee. I rilievi hanno prodotto materiali inediti sullo stato fisico e archeologico della Piramide, oltre all’aggiornamento e approfondimento di temi storici e documentari sull’antico monumento. E’ inoltre in via di pubblicazione una monografia scientifica sulla Piramide di Caio Cestio, la sua storia e i restauri. A disposizione dei visitatori anche un nuovo percorso inedito all’interno del monumento.

Alta 36,40 metri con una base quadrata di 29,50 m di lato, la Piramide è composta da un nucleo di opera cementizia con cortina di mattoni e il rivestimento esterno in lastre di marmo lunense. Fu fatta costruire per il proprio sepolcro da Caio Cestio, nel periodo tra il 18 e il 12 a.C., in 330 giorni, come previsto dal testamento dell’uomo politico romano. A lavorare sul monumento, nell’operazione che ha visto il restauro di una superficie di 2.264,94 mq di marmo di Carrara, con un impegno rivolto principalmente ai danni prodotti dall’inquinamento ma anche al degrado, restauratori, archeologi, architetti, chimici e meccanici. Nel team, per la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma l’archeologa Rita Paris, l’architetto Maria Grazia Filetici e per l’Iscr la restauratrice Pina Fazio. A dirigere l’appalto i restauratori Sergio Salvati e Antonella Docci, coadiuvati da giovani colleghi.

LEGGI ANCHE  Autunno con gusto a Carmignano

(28/04/2015)

Condividi sui social: