Ricorre oggi la giornata internazionale contro l’ossessione del peso. L’International No Diet Day è una giornata celebrata in tutto il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica su problemi alimentari e sulle difficoltà psicologiche di chi si trova ad affrontarli. Ma anche per promuovere uno stile di vita salutare e mettere in guardia contro i pericoli delle diete improvvisate. Le diete improvvisate, infatti, oltre a essere pericolose sono quasi sempre inefficaci: stando a quanto dichiara l’Institute of Medicine, infatti, “chi completa i programmi di dieta perde, approssimativamente, il 10% del proprio peso corporeo, ma ne riacquista i due terzi entro un anno e il resto nei cinque anni successivi”. Mary Evans Young, ex-anoressica britannica, fondatrice dell’associazione Diet Breakers, ha promosso il No Diet Day per la prima volta nel 1992. La giornata No Diet, racconta il National Center for Eating Disorders canadese, “è una grande opportunità per incoraggiare gli individui ad avere stili di vita salutari senza l’ossessione per le taglie e per il peso. L’ossessione per la dieta può essere pericolosa, se si pensa che il 30% delle bambine tra 10 e 14 anni è stata a dieta pur avendo un peso normale”.
Non essere ossessionati dal proprio peso non significa però non avere una vita salutare. Infatti, per quanto sia importante mettere in guardia dall’ossessione per le diete, è bene però sottolineare e non dimenticare tutti i pericoli legati all’obesità. Proprio in proposito a questo, gli scienziati dell’Institute of Medicine, sottolineano di “essere d’accordo con il concetto che ci dovrebbe essere più accettazione della diversità di attributi fisici tra le persone, meno fiducia in diete avventate per ottenere un determinato aspetto fisico e nessuna ossessione per il peso in persone vicine al proprio peso ideale. Però”, concludono, “è assolutamente inappropriato perorare la causa secondo la quale gli individui obesi dovrebbero semplicemente accettare il proprio peso e la propria immagine e non cercare di dimagrire, specialmente quando l’obesità aumenta il rischio di insorgenza di altre malattie”.
(06/05/2015)