Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Museo capitolare di Atri: uno dei più antichi d’Abruzzo

Museo capitolare di Atri Atri-Museo.jpg

Il Museo capitolare di Atri, raccoglie opere che vanno dal XIII al XX secolo provenienti dalla città. Il museo è ospitato nelle sale al piano superiore del chiostro di un monastero benedettino.

Museo capitolare di Atri Il Museo capitolare di Atri
Il Museo capitolare di Atri

Il Museo capitolare di Atri, collocato nell’ordine superiore di un chiostro benedettino del XIII secolo, già riadibito nel XV secolo a residenza dei canonici, fu voluto da monsignor Raffaele Tini nel 1912 e fu arricchito nel tempo da cospicue donazioni (come quella di ceramiche da parte della famiglia Bindi). Raccoglie opere che vanno dal XIII al XX secolo provenienti dalla città. Il museo è ospitato nelle sale al piano superiore del chiostro benedettino di un monastero del XII secolo, divenuto nel XV secolo residenza dei canonici del duomo e cimitero episcopale. Comprende dieci sale oltre al chiostro e alla cripta.
La collezione del museo comprende una serie dipinti che vanno dal XIII al XX secolo, tra cui un affresco staccato del XIII-XIV secolo, una Madonna attribuita a Silvestro dell’Aquila e datata tra XV e XVI secolo e una Madonna con Bambino del suo allievo. La collezione di sculture comprende opere del XIII-XVI secolo, tra le quali un’ancóna di San Giacomo, attribuita alla bottega degli intagliatori Moranzoni (XV secolo), una Madonna con il Bambino in terracotta di Luca della Robbia del 1470 circa, un angelo ligneo, opera del fondatore del museo, monsignor Tini, del 1931. Di particolare interesse la collezione di manoscritti, che comprende un messale, un antifonario e un lezionario abruzzese (XIII secolo), il “decreto di Graziano” della metà del XIV secolo, il “Messale degli Acquaviva” e una raccolta di formulari giuridici, del XV secolo. Una sala raccoglie la collezione Bindi, con ceramiche dal XVI al XX secolo, tra cui una Natività e un’Adorazione di Francesco Saverio Grue, del XVIII secolo
La raccolta è completata da oggetti liturgici dal XVI al XVIII secolo. Infine sono presenti oggetti liturgici di oreficeria dal XII al XX secolo, tra cui un reliquario in cristallo di rocca di scuola veneziana del XII secolo.

LEGGI ANCHE  Nel 2010 esposte a Firenze le dita di Galilei
Condividi sui social: