Il nuovo Museo dell’Opera del Duomo di Firenze aprirà i battenti il 29 ottobre. Previsto l’allestimento delle 16 gigantesche statue che decoravano il Campanile di Giotto, commissionate dall’Opera di Santa Maria del Fiore tra il 1330 e il 1430, le cui relative nicchie, destinate ad accogliere ognuna una statua a tutto tondo, al livello superiore rispetto ai due dei bassorilievi, furono progettate da Andrea Pisano; oltre ai due Evangelisti di Donatello e Nanni di Banco scolpiti per la facciata del Duomo di Firenze tra il 1408 ed il 1415.
Tra le sculture per il Campanile di Giotto spiccano i Profeti di Donatello, tra cui Abacuc, rappresentato avvolto in una lunga tunica che cade dalla spalla sinistra, con pieghe profonde come il tormento che gli brucia l’anima, e Geremia dove l’artista imprime al volto del personaggio un verismo sconcertante: Geremia sarà di ispirazione per Michelangelo nel realizzare il David.
Inoltre, saranno esposte 750 opere della più importante collezione di scultura sacra medievale e rinascimentale fiorentina, con capolavori di Donatello, Michelangelo, Ghiberti, Della Robbia, Arnolfo di Cambio, Andrea Pisano, Pollaiuolo, Andrea del Verrocchio, Nanni di Banco e altri ancora. Per la prima volta dopo il restauro saranno visibili oltre 130 opere, tra cui la Porta Nord del Battistero di Ghiberti con i suoi pannelli (il cui restauro ha portato alla luce l’oro di cui erano ricoperti e per la prima volta sarà visibile la Maddalena di Donatello). Ci sarà anche la Galleria della Cupola del Brunelleschi, con i modelli lignei del Quattrocento, e una sezione è dedicata alla ricostruzione a grandezza naturale dell’antica facciata del Duomo di Firenze realizzata da Arnolfo di Cambio a partire dal 1296, mai finita e distrutta nel 1586.