Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Nepal: “Segui la tua stella” solidarietà in musica

solidarietà Nepal terremoto

Il terremoto del 25 aprile scorso in Nepal ha commosso e impressionato. La gara di solidarietà non si è fatta attendere. Una mano alle popolazioni colpite l’ha sta dando anche il giovane cantautore Mauro Brisotto, impegnato nella raccolta, e devolvendo i proventi del brano “Segui la tua stella”

solidarietà Mauro Brisotto
Mauro Brisotto durante uno spettacolo

A distanza di due mesi dalla chiusura di Expo Milano 2015, il padiglione del Nepal ha aperto ufficialmente al pubblico. Per la ricostruzione del Paese, devastato dal terribile terremoto dello scorso 25 aprile, che ha causato oltre 8.600 morti, quasi 20.000 feriti ed incalcolabili distruzioni, ci vorrà sicuramente un po’ più di tempo. Anche se a pochi giorni di distanza dal sisma è subito partita una vera e propria gara di solidarietà. Tra coloro che si stanno dando un gran da fare per portare aiuti alle famiglie colpite da questa calamità naturale c’è anche Mauro Brisotto, cantautore di Pordenone, nonché leader dell’omonima band di cui è voce e pianoforte, e sua sorella Claudia. Il loro lavoro servirà non solo a riportare la popolazione alla normalità, ma contribuirà sicuramente a preparare il paese ad accogliere i turisti che, nei prossimi mesi, qui ritorneranno o arriveranno per la prima volta per realizzare il loro sogno: salire sull’Himalaya. “Credo che la canzone più bella che si possa scrivere – racconta Mauro Brisotto – sia quella che in qualche modo dà la possibilità di aiutare qualcuno”. Da qui l’idea di un brano, “Segui la tua stella”, ma non solo, i cui proventi ricavati dalla vendita andranno ad alimentare la raccolta fondi per la ricostruzione di 100 shelter d’emergenza realizzati con materiali recuperabili sul territorio e riutilizzabili, poi, per la copertura delle abitazioni definitive. Questo piano di ricostruzione darà immediato riparo a circa 400/500 persone colpite dal terremoto, che a breve potrebbero trovarsi in una situazione addirittura peggiore: sulla regione, infatti, stanno arrivando i monsoni e le tende che ora danno riparo alle persone non saranno più sufficienti. Per saperne di più abbiamo intervistato Mauro Brisotto.
solidarietà cover Segui la tua stellaMauro, come procede la raccolta fondi?
Assolutamente oltre ogni nostra aspettativa. Iniziata come una cosa tra amici, abbiamo finito per coinvolgere tutto il paese di Prata. C’è chi ci ha portato vestiti, chi sacchi a pelo e chi ha donato soldi che abbiamo usato per comprare beni di prima necessità. Sono già 110 gli shelter, ad esempio, che abbiamo donato alla popolazione nepalese e almeno 4 le tonnellate di riso acquistato. Ma tutto questo non è sufficiente. Per questo abbiamo già ordinato altri shelter, che spediremo prima che arrivino i monsoni. E molto altro potremo fare con il denaro che raccoglieremo grazie alla vendita della canzone.

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In Nepal c’eri già stato prima del terremoto?
No, non c’ero mai stato prima. C’era stata però diverse volte mia sorella perché a Kathmandu abbiamo un amico in comune. È grazie a lui se, dopo il terremoto, abbiamo trovato i giusti contatti per distribuire alla popolazione il materiale che avevamo raccolto.

Che idea ti sei fatto dei nepalesi?
I nepalesi sono un popolo meraviglioso: attivo, con una gran voglia di fare, di offrire, di darti una mano, sempre col sorriso. A livello di società sono un popolo molto unito, non individualista come il nostro.

solidarietà Mauro Brisotto in Nepal
Mauro Brisotto con gli aiuti per i terremotati in Nepal

Del Nepal cos’hai visto?
Appena arrivato mi sono concentrato su Kathmandu dove parrocchie, associazioni e la stessa Croce Rossa già lavoravano alla ricostruzione della città. Poi mi sono spostato a circa venti chilometri a nord dalla capitale. E proprio qui, in questi villaggi tra le montagne, dove gli aiuti non arrivavano o non erano presenti associazioni umanitarie, abbiamo deciso di portare il nostro contributo. Una volta entrati in contatto con i capi villaggio, per capire di cosa avevano realmente bisogno, abbiamo iniziato a dar loro una mano costruendo casette, portando riso e donando vestiti e materiale scolastico per i bambini.

Parlaci un po’ della canzone “ Segui la tua stella”.
Ho scelto di non cantarla da solo, ma a tre voci, perché sono tante le persone che hanno lavorato a questo progetto. La decisone, invece, di inserire nel ritornello un coro di bambini è stata dettata dal desiderio di dare più spinta alla canzone stessa.

Il video del brano è quasi un documentario.
Diciamo che racchiude l’esperienza di questo nostro viaggio in Nepal. Per girarlo abbiamo usato foto e video che abbiamo scattato e girato, anche col telefonino, durante il nostro soggiorno e che ci è sembrato giusto utilizzare.

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A quasi tre mesi di distanza dal giorno del terremoto, com’è la situazione in Nepal?
Non ho aggiornamenti in merito ( il Dipartimento dell’Archeologia del Nepal ha disposto a partire dal 15 giugno la riapertura nella Valle di Kathmandu di tutti i monumenti patrimonio dell’umanità dell’Unesco, ndr). Lato nostro stiamo organizzando una nuova spedizione. Ad ottobre mia sorella tornerà in Nepal in modo da occuparsi personalmente della consegna del materiale.

Hai in programma di farvi ritorno anche tu?
Sì, l’idea è di tornare all’inizio del prossimo anno perché sono diventato padre da poco (l’annuncio è stato dato su Facebook, ndr) e per ora è impensabile che mi allontani da casa.

solidarietà Nepal terremoto
Donna tra le macerie recupera i mattoni

A tutti coloro che volessero tornare in Nepal quest’estate cosa consigli di vedere?
Prima di tutto di informarsi sulle vaccinazioni da fare. Poi di prepararsi ad affrontare qualche difficoltà perché troveranno a Kathmandu ancora un po’ di confusione, anche se la parte centrale della città è già stata sistemata. Ma un giro nella capitale non si può non fare: ci sono templi bellissimi da visitare. Gli amanti della montagna potranno ammirare paesaggi incredibili.

E in valigia cosa portare?
Torcia per affrontare le zone di montagna; dei buoni integratori per sopportare la fatica e un buon telefono satellitare. Se si vuole uscire dalla capitale serve portare con sé tanta voglia di avventura.

Con la tua band che progetti hai?
A ottobre partiremo per il Camerun dove saremo ospiti in due serate di Gala a Palazzo di Governo e all’Hilton Hotel. Portare la musica italiana all’estero è la soddisfazione più grande per un musicista. Nel 2016 saremo invece nuovamente ospiti a Sanremo Doc e realizzeremo un nuovo cd.

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Guarda il video Segui la Tua Stella” solidarietà in musica, girato in Nepal.

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