Da antico aficionado nerazzurro mi affretto a premettere che la mia passione per la Slovenia non è dovuta alla difesa della (sempre inviolata, almeno lo vorrei e quindi lo spero) porta dell’Inter da parte di Samir Handanovic che non solo è sloveno ma è pure della capitale, Lubiana. Né scadrei a (si fa per dire) basso livello gastronomico ribadendo le mie simpatie per la Slovenia solo perché colà un ditta, la Natureta, ammannisce semi di senape che uso accompagnare a tante pietanze per maggior godimento del palato. Ammetto però (io, vecchio ubriacone proclamante che il vino è solo rosso e quelli bianchi non sono che bibite …) che mi sento un po’ sloveno appena posso accostare alle labbra un bel bicchiere dei bianchi Rebula o di Traminer.
Tutto ciò, quanto sopra, è molto, ma per un sedicente scrivano di viaggi & turismo non sarebbe sufficiente per complimentarsi, felicitarsi e festeggiare i successi della recente stagione estiva con Gorazd (Gran Capo del Turismo Sloveno in Italia, e ne scrivo solo il nome proprio considerandolo ormai un vecio amico, come lo fu il suo predecessore Boris).
Slovenia da visitare
Più turisticamente (e meno gastronomicamente o sportivamente) parlando, la Slovenia va visitata, non parliamo poi dal turista italiano (e Gorazd sta pure brigando per facilitargli il viaggio mediante un servizio ferroviario diretto Lubiana – Mestre). Va visitata perché “ha tutto” e preciso…
Città d’arte, ovvio Lubiana, bella e colta Maribor e – almeno per me, vi ho trascorso un paio di piacevoli ore – la minuscola Novo Mesto. Bei paesaggi pedemontani, laghi compresi, per il riposo visivo del viaggiatore. Monti da ammirare e sciarvi (e qui, come si usa dire, basta il nome, Tina Maze, grandissima dello sci femminile). Gastronomia, vedi sopra (e non mi riferisco solo a vini e semi di senape ….). E infine, parlandosi di viaggi e di beauty del corpo, tante le farms (pure!) il mare. Quel (a me caro) Adriatico il cui sale mi viene donato al termine di un incontro con la Slovenia nel loro ligneo (te pareva, con quelle foreste) padiglione all’Expo.
I numeri del turismo
Nella prima metà del 2015 i pernottamenti sono stati 4,1 milioni (di cui 975.000 solo nel mese di giugno) il 7% in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Gli italiani sono cresciuti dell’8,5% e sono al primo posto tra gli stranieri giunti in Slovenia fra gennaio e giugno 2015, seguiti da Austriaci e Tedeschi.
Le mete preferite sono state le terme (253.000 solo in giugno), seguite dal mare (244.000) e dalla montagna (228.000), mentre resta Lubiana la città di punta, con i 127.000 pernottamenti di giugno (+34%). Durante la conferenza stampa Gorazd Skrt, Deputy Commissioner General e Direttore dell’Ente del Turismo Sloveno in Italia, ha dichiarato che “i dati del primo semestre confermano il trend positivo del turismo in Slovenia degli ultimi anni. Il nostro intento è di continuare a dare il nostro meglio per far conoscere le meraviglie e le potenzialità incredibili del nostro Paese, anche da un punto di vista business, migliorandoci sempre più nell’arte dell’accoglienza per riservare a ogni persona ospite esperienze di bellezza, armonia e benessere come solo in Slovenia è possibile vivere”. Per la prossimo stagione l’acqua sarà il tema per scoprire la Slovenia.