A Roma si è officiata il 18 settembre l’ennesima vergogna del Turismo del Belpaese. Turisti “fuori dai gangheri in quanto lasciati fuori dal Colosseo per l’ennesimo sciopero dei sindacati. Dimostranti oltretutto pure l’ignoranza delle lingue mediante per l’errore nel segnalare gli orari della “agitazione” … Cosa fa il ministro (che, da un po’, è, prima, dei Beni Culturali eppoi – se resta tempo – del Turismo), inkazzosamente tuona “Adesso basta!!!”.
Solo che, da un po’ di lustri, si sta verificando un grosso equivoco, imperocché, essendo i politici (fino a prova contraria) i responsabili di quel che accade nel Belpaese. Non si capisce bene con, contro chi si inkazza il ministro (invece che con se stesso e/o con chi – e sempre di politici si parla – potrebbe prevenire e/o risolvere ‘ste vicende, sennò di chi si parla? chi ci deve pensare? uno del ministero preposto o il portiere o un terzino della Spal???) … quand’ecco che, invece, prendendo atto di queste vergogne del Turismo nazionale, a dire “Adesso basta!!!” dovrebbero essere gli addetti ai lavori di quella attività (appunto il Turismo) definita “l’industria senza ciminiere” (e l’ “Adesso Basta!”, ça va sans dire, dovrebbe essere rivolto al ministro (prima di altre cose … e poi …) del Turismo.
Le gite turistiche del Berlusca si stanno ahilui assottigliando
Incazzati perché è andato con Putin in Crimea (che lamentano essere stata recentemente a loro fregata dalla Russia) gli ucraini hanno messo il Silvio sulla lista nera: per 3 anni se tenta di entrare in Ucraina lo rispediscono ad Arcore.
Turisticamente parlando, non è che i consigli dei giornali (su “dove non si rischia”) a chi vorrebbe andare in Egitto, siano tanto prodighi di “posti sicuri”…
Il Sinai no, a ovest al confine con la Libia manco a parlarne. Le crociere sul Nilo solo quelle corte, alle Piramidi stare accorti e andarci solo a metà giornata, a Luxor anni fa hanno già accoppato 62 turisti, etc. etc. Resterebbe soltanto (a parte quei 2 o 3 posti sul mar Rosso, ma lì ci vanno solo i sub, non i turisti né i viaggiatori) Sharm El Sheik: ma, anche lì, meglio stare in albergo e la sera (dopo una giornata in piscina vorresti quantomeno uscire, e invece – è consigliato – no) tutti a nanna (sai che bello). Povero Egitto.
A Cuba tireranno anche su un po’ di soldi, ma, dopo la pace con gli States e la fine del “blocco” turistico, crociere comprese, i cittadini de L’Avana non sanno cosa gli sta capitando…
… Eh sì, perché migliaia di assatanati di shopping e souvenirs, sbarcanti tutti assieme e trasportati nei soliti ‘posti turistici’ da navi grandi come città, eccome se incasinano una L’Avana (ne sanno qualcosa a Venezia…).