Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise,uno dei più belli d’Italia per la bellezza e la varietà del suo paesaggio. Una meta ideale per tutti per chi ama la natura e la montagna. Nel parco il visitatore torva laghi, sorgenti, vallate, borghi medievali, abbazie, necropoli, vecchi tratturi, foreste e, soprattutto, una fauna e una flora straordinari. Il Parco, nel cuore dell’Appennino, è stato inaugurato il 9 settembre 1992 a Pescasseroli e raggruppa 24 comuni (12 in Abruzzo, 7 nel Lazio e 5 nel Molise), facenti parte delle province dell’Aquila, di Frosinone e di Isernia. Situato a cavallo di tre regioni è costituito principalmente da un insieme di catene montuose tre i 900 e i 2200 metri.
Il paesaggio, la flora e la fauna
La flora presente nel Parco raggiunge circa 2000 specie di piante superiori senza considerare i muschi, licheni, alghe e funghi. Il paesaggio vegetale predominante del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è costituito dalle foreste di faggio. Le faggete occupano più del 60 percento dell’intera superficie e contribuiscono a creare un paesaggio ricco di colori che variano a seconda delle stagioni.
La fauna, altrettanto ricca, ha una particolarità: comprende molti dei più rari animali predatori, soprattutto i grossi carnivori, scomparsi da gran parte dell’Italia. I mammiferi del Parco Nazionale d’Abruzzo contano circa 40 specie. Le più importanti sono: l’orso bruno marsicano, il camoscio e il lupo.
L’orso bruno marsicano è una sottospecie che si differenzia geneticamente dagli orsi delle Alpi; secondo recenti ricerche scientifiche è stata stimata una popolazione di circa 50 esemplari.
La visita del Parco Nazionale d’Abruzzo viene fatta con guide specializzate. Si possono fare escursioni giornaliere oppure organizzare trekking di più giorni, visite guidate a tema, eventi culturali, sportivi ed enogastronomici. Il Parco è diviso in aree faunistiche, situate di solito vicino a centri visita, che vi daranno la possibilità di avvistare lupi, linci, caprioli cervi, camosci ed il famoso orso marsicano.
Arti, Mestieri e Tradizioni
L’aspetto e l’atmosfera che si respirano in questi territori raccontano una storia antica, fatta di tradizioni forti, di arti e di mestieri che si tramandano da generazioni come la tessitura a mano, la ceramica, la lavorazione del ferro battuto, della pietra e del legno. Tra i lavori artigianali c’è anche la produzione di merletti al tombolo e, presso Scanno, la tradizione orafa. Lavorazione manuale della pietra e del legno sporadicamente in tutto il territorio. A Scapoli si producono ancora le zampogne.
Prodotti tipici del Parco
Trattandosi di zona a clima montano, i prodotti tipici sono legati alla tradizione pastorale e alla transumanza come i formaggi da tavola, dolci, piccanti o particolarmente saporiti quindi pecorino, il formaggio più diffuso nel parco, la ricotta di pecora, il caciocavallo di mucca, ma anche un raro formaggio caprino la Marzolina. Tutti i prodotti vengono lavorati artigianalmente garantendo un eccellente standard qualitativo. Inoltre salumi e insaccati, primi piatti poveri a base di legumi e paste molli (da ortaggi coltivabili anche in quota come il fagiolo di Scanno). Nella Valle di Comino sono tutelati alcuni prodotti mediante l’istituzione di presidi slow food e con il sostegno di appositi decreti ministeriali: il formaggio pecorino di Picinisco, il tartufo di Campoli Appennino e, come in altri comuni del parco, il miele biologico di Santoreggia e di Mirafiori (Le caratteristiche dei pascoli abruzzesi assicurano la produzione di un Millefiori particolare e con un gusto delicato e profumato nella smielatura primaverile, più deciso nei periodi estivi). Non mancano le marmellate di frutta che trovano nei terreni incontaminati di questo Parco le condizioni per garantire prodotti di qualità. E, infine, i dolciumi e i prodotti di liquoreria sono promossi da piccole aziende locali: ad Alvito troviamo i torroni di pasta reale, a Scanno i mostaccioli, “pan dell’orso” e a Pescasseroli il liquore «fragolino”.