Sono riusciti a fare aprire gli scrigni delle collezioni private venete per organizzare una prestigiosa e inedita esposizione di opere dei principali artisti italiani del Novecento. A compiere il miracolo è stata la Pro Loco Zumellese, tutti volontari amanti della propria città e dell’arte. “Pro Loco significa lavoro per il loco, no?”, commenta con una disarmante semplicità Renzo Limana, camminando tra i quadri di Giorgio De Chirico, Virgilio Guidi, Filippo De Pisis, Giorgio Morandi, Zoran Music, Tancredi Parmeggiani, Afro Basaldella, Lucio Fontana. Le opere, che provengono da collezioni private, sono esposte al palazzo delle Contesse di Mel, fino al 6 gennaio 2016.
Per l’occasione Antonella Alban, curatrice della mostra, ci ha accompagnato nella scoperta di questi preziosi gioielli raccolte nell’esposizione “Gli anni delle guerre e delle ricostruzioni 1914-1964”.
Venite a Mel, la mostra è un’occasione davvero straordinaria per scoprire l’antico borgo medievale nella Valbelluna alle porte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Un centro piccolo ed incantevole, con diversi palazzi storici rinascimentali in stile veneziano ad alto valore artistico: palazzo delle Contesse, palazzo Barbuio-Gaio-Francescon, palazzo Fulcis-Guarnieri-De Cal, casa Fulcis, antica locanda ‘Al Cappello’, la ‘giazzera’ dei Fulcis. Mel è a pochi minuti dal Castello di Zumelle, la cui storia sembra risalire addirittura all’epoca romana. Ed è proprio il carattere storico e culturale del luogo a spingere eventi di arte ma anche di gastronomia ed artigianato come la mostra mercato “Mele a Mel”, svoltasi dal 9 all’11 ottobre, che impreziosisce i cortili e le piazze richiamando migliaia di visitatori da tutta Italia per la valorizzazione di prodotti agroalimentari e artigianali locali.
Il Comune di Mel – che ha ottenuto anche la bandiera arancione del Touring Club italiano – vi aspetta. Un ringraziamento va ad Ait Dolomiti – l’agenzia di promozione territoriale di Confindustria Belluno Dolomiti – per averci dato la possibilità di scoprire e raccontarvi questo prezioso gioiello italiano che coniuga antichità e passato con la bellezza delle Dolomiti patrimonio dell’UNESCO.
