Cane crudo è il romanzo d’esordio di Antonino Fontana, ambientato tra Milano e la Calabria dove la ‘ndrangheta e gli altri poteri fanno da sfondo. L’autore tesse una vorticosa trama dove, nei soli tre giorni in cui si svolge la storia, personaggi, destini e luoghi svelano i segreti di una vita; quella di John Lee, giovane artista italo-americano, e dei componenti della band Blacks Dogs: quattro calabresi che negli anni ’60 scimmiottavano i Beatles. Di questi è rimasto in vita solo il vecchio sosia di Paul McCartney, divenuto nel tempo il numero uno della ristorazione mondiale, mentre il “John Lennon” dei Blacks Dogs, padre di John Lee, è misteriosamente scomparso lo stesso giorno in cui fu ucciso John Lennon, di “Ringo” non si hanno più notizie da un bel pezzo, e il “George Harrison” della band calabro-milanese è morto lo stesso giorno di George Harrison…
Questa travagliata e intrigante trama si dipana dall’arrivo di John Lee in Italia, artista di fama mondiale, giunto per allestire la sua prima mostra personale a Milano. John scopre nella disabitata casa della madre una foto che emerge da un astuccio contenuto in una croce di gesso. Vi sono raffigurate quattro persone, uno dei quattro gli assomiglia moltissimo e gli altri tre sembrano essere Ringo Starr, Paul McCartney e George Harrison. L’uomo che assomiglia a Paul McCartney in realtà è Paolo Marcianò, proprietario del ristorante 4 Cani di Milano. L’uomo ha avuto un passato nella ‘ndrangheta e forse un presente di anima scissa nella strana organizzazione uguale a nessuna per visceralità. Forzando pericolosamente i fatti, John, riesce a incontrare Paolo Marcianò e il mistero della foto s’infittisce. John e Paolo dopo un pranzo luculliano, e l’incontro con un inquietante medium, partono per la Calabria alla scoperta di un passato celato fino ad allora.
Da Milano alla Bovesia, cuore dell’Aspromonte, Paolo Marcianò, rivela a John misteri, reticoli affettivi e inspiegabili accadimenti. Il racconto, un filo ad altissima tensione, si svolge nella Calabria grecanica, a Bova: piccolo e arroccato borgo dove sono nati i “Cani Neri”, la band che negli anni ’60 si esibisce a Milano cantando in cover i successi dei Beatles, e del quartetto di Liverpool condivide irrisolti misteri.
Il romanzo dipana un’intricata matassa fra buchi neri, periferie uguali a se stesse da centinaia di anni, personaggi come lo “zio” di John, un ex frate domenicano che non fa altro che scrivere cose insensate con un alfabeto inventato da lui, un “George Harrison” che vive in una casa piena di sculture di cani e uno stupefacente bronzo di un alopekis, antico cane greco, trovato nello stesso posto in cui furono ritrovati i Bronzi di Riace e che solo alla morte di uno dei personaggi del romanzo potrà tornare tra le Statue A e B, il giovane e il vecchio, chiudendo l’ultimo anello del misterioso ritrovamento degli antichi guerrieri.
Autore
Antonino Fontana, nasce a Reggio Calabria, contemporaneamente agli studi lavora come ebanista nell’azienda del padre. Si laurea in architettura e si trasferisce prima a Milano e poi a Vienna. Alcuni anni dopo abbandona l’attività di architetto per intraprendere quella di artista. In quest’ultimo periodo, oltre a scrivere, ha ripreso a fare l’architetto. Cane crudo è il suo secondo romanzo.
Cane crudo, di Antonino Fontana, Robin Editore, pagine 264, € 14,00.
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