Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Una passeggiata sul tetto del Duomo di Napoli

Duomo_di_Napoli_esterno

Sono stati ultimati i lavori al Duomo di Napoli. I visitatori potranno fare una passeggiata sul tetto del monumento e godere contemporaneamente della bellezza degli affreschi di epoca angioina ritrovati

duomo-di-napoli
Il Duomo di Napoli

Tutto è pronto. I lavori al Duomo di Napoli sono finiti. E tra poco sarà possibile, per napoletani e turisti, godere della splendida vista della città dalla terrazza della Cattedrale. Il restauro della Cattedrale partenopea è una delle opere realizzate grazie ai fondi del grande progetto Unesco per il Centro storico: 4 milioni di euro per migliorare la fruizione turistica del Duomo.
Gli altri interventi hanno riguardato il rifacimento del tetto della navata sinistra e la tinteggiatura delle volte, sono stati poi rifatti e messi a norma gli impianti di illuminazione e restaurate altre due importanti cappelle: la Carbone e la Seripando.

Gli-affreschi-angioini-del-duomo-di-napoli
Gli affreschi angioini del duomo di Napoli

D’ora in poi, Napoli come Milano, Parigi o Londra, ma con un panorama che non ha paragoni. E non solo, sul tetto del Duomo sarà possibile ammirare gli affreschi trecenteschi della preesistente cattedrale angioina, riportati alla luce nel corso dei lavori, insieme all’antica macchina in legno costituita da una «foresta» in acciaio che in pratica sostiene tutto il «cassettonato» del Duomo.
Al tetto vi si accederà con un ascensore che si trova nell’attuale sacrestia. Una volta in alto, il camminamento partirà dalla terrazza, costeggerà la parte destra del transetto, per giungere ad un’altra terrazza di livello inferiore, situata sopra il lato sinistro della cappella di Santa Restituta.

Tra le altre novità, il restauro della cappella di Santa Restituta dei Neri, detta anche Tesoro vecchio, che si trova entrando nel Duomo a sinistra, in cima ad una scala. Qui un tempo erano custodite le ampolle con il sangue di San Gennaro e dalla finestra antistante venivano mostrate al popolo. Quando nel 1557 il tesoriere Mariano Catalano, che aveva fra le mani la reliquia del sangue, scivolò per l’antica scala lignea a chiocciola senza però nessuno danno per le boccette, le ampolle furono spostate nella Cappella del Tesoro, dove tutt’ora permangono, perché ritenuto il luogo più sicuro per la loro custodia.

LEGGI ANCHE  Napoli SUO.NA sette ore non stop
Condividi sui social:

Lascia un commento