Presto per entrare al Pantheon romani e turisti pagheranno il biglietto d’ingresso. Il monumento è tra le più famose testimonianze dell’architettura romana e tra i meglio conservati, fondato nel suo nucleo originario nel 27 a.C. da Marco Vespasiano Agrippa e dedicato a tutte le divinità. Distrutto da un incendio fu ricostruito dall’imperatore Adriano tra il 120 e il 140 d.C. Nel VII secolo il Pantheon fu trasformato in una basilica cristiana. La sua natura di edificio sacro gli ha permesso di essere salvato dalle “spoliazioni” che colpirono i monumenti romani in epoca successiva. Il Pantheon è un edificio straordinario dal punto di vista tecnico, la sua cupola è ancora oggi la più grande del mondo costruita in calcestruzzo non armato con 46 metri di diametro. Conserva intatte le porte in bronzo di età romana. Trasformato in chiesa ospita la tomba di Raffaello Sanzio e di due re d’Italia, Vittorio Emanuele II ed Umberto I.
Fino ad ora era ed è visitabile gratuitamente dalle 9.00 fino alle 19.30. D’ora in poi, invece, la visita, potrebbe avere un costo. Ad annunciarlo, sia pure con prudenza, visto che il monumento è di proprietà ecclesiastica, il ministro Dario Franceschini: “Presto faremo pagare un biglietto d’entrata. Non vedo perché per visitare il Colosseo o i Fori si debba pagare un biglietto e per entrare nel Pantheon no. Certo, è una chiesa, ne parleremo con il Vicariato”. Infatti, il titolo ecclesiastico e giuridico del sacro tempio è Basilica Collegiata di Santa Maria ad Martyres. “Ma la mia intenzione è di introdurre un ticket, seppure moderato, per consentire la visita di uno dei gioielli dell’antica Roma. Oltre a finanziare la manutenzione del monumento, oggi visitato da quasi sette milioni di persone all’anno, servirà a controllare i flussi dei turisti in questi tempi così critici”. L’idea di Franceschini è quella di introdurre un ticket economico, per valorizzare uno dei monumenti più visitati della città e per fare cassa.
Il ministro ha annunciato, inoltre, che la valorizzazione dei monumenti romani non passerà solo attraverso il Pantheon: “Di recente sono stato a Vienna e ho dovuto pagare 7 euro per dare un’occhiata a una biblioteca storica. Ma perché la nostra magnifica Alessandrina, così come altre biblioteche antiche, può essere visitata senza pagare? Anche in questo caso introdurremo un biglietto”. Buone notizie infine per le botteghe storiche romane, spesso in rivolta a causa del caro affitto che li costringe alla chiusura, cancellando l’antica identità capitolina: “Gli spazi vuoti che un tempo ospitavano botteghe artigianali al piano terra dell’edificio del San Michele, oggi occupato dagli uffici del ministero dei Beni culturali, saranno utilizzati per ospitare le botteghe storiche romane, che spesso hanno chiuso per gli affitti esagerati”.