Le storie degli italiani di Londra: perché ci vengono, qual è il segreto per farcela, cosa si impara strada facendo, questo è in sintesi ciò che Enrico Franceschini descrive nel suo ultimo libro “Londra Italia, appena pubblicato da Laterza.
In 32 capitoli vengono presentate le vicende umane e professionali dei tanti italiani sbarcati sulle rive del Tamigi in cerca di opportunità. Molti gli intervistati da Franceschini, per formare il collage che descrive il lupo della City e la stella dei tabloid, il venditore di caramelle (digitali) e gli editori da Oscar, il ragazzo prodigio del “Financial Times” e la mezzobusto degli arabi, l’uomo dei telefonini e l’uomo delle stelle. E poi studenti, professori, medici, avvocati, architetti, agenti immobiliari, broker, banchieri, commercialisti, cuochi, baristi e cameriere, barbieri e parrucchiere, giornalisti e scrittori, artisti, attori, cantanti, ecologisti, galleristi, pierre, perfino qualche politico e una libraia. Tutti insieme fanno altre mezzo milione di italiani, la non tanto piccola ‘Little Italy’ di Londra, quinta più grande ‘città italiana’ nel mondo per numero di abitanti dopo Roma, Milano, Torino e Napoli, invasa ogni anno da ondate sempre più grosse di immigrati del nostro paese in cerca di lavoro, di sfide e di una società che premi il merito anziché la raccomandazione, le regole invece della sregolatezza. Chi sono? Perché si sono trasferiti sotto il Big Ben? Come ce l’hanno fatta? Cosa possono insegnarci? Lo possiamo scoprire attraverso le pagine di questo libro andando a fare una passeggiata dentro Londra Italia, a cominciare dal promo capitolo: “Il mio barbiere è un italiano”, per finire con “Mind the gap”.
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Autore
Enrico Franceschini è nato a Bologna nel 1956, da oltre un decennio è il corrispondente da Londra del quotidiano “la Repubblica”, per il quale in precedenza ha ricoperto le sedi di New York, Washington, Mosca e Gerusalemme. Ha pubblicato: Wall Street, la borsa o la vita (1988), I padroni dell’universo (1990), La rivoluzione di Boris (1992), La donna della Piazza Rossa (1994), Amore e guerra (1996), Russia, istruzioni per l’uso (1998), Fuori stagione (2006), Avevo vent’anni (2007), Voglio l’America (2009), L’uomo della Città Vecchia(2013) e ha tradotto in italiano tre volumi di poesie di Charles Bukowski.