Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Lugano in arte, da Markus Raetz a Rodčenko

Raetz Hasenspiegel

Il museo d’arte del Canton Ticino presenta tre mostre di alto respiro: l’esposizione permanente nel nuovo allestimento, la monografica di un artista contemporaneo e un omaggio al maestro del costruttivismo russo

Masi LuganoMasi Lugano, il museo d’arte della Svizzera italiana annuncia il nuovo allestimento della collezione permanente, la monografica dedicata al contemporaneo Markus Raetz e un’ampia rassegna storica su  Alexander Rodčenko.
Le mostre si tengono al Lac, il centro culturale inaugurato a settembre dell’anno scorso in piazza Luini, sul lungo lago. Chi ama studiare l’arte contemporanea, in una pluralità di autori, andrà a vedere la raccolta permanente, “Nuove Consonanze”. Chi vuole immergersi negli studi sulla percezione sceglierà Markus Raetz. Gli amanti della fotografia guarderanno come a un privilegio la mostra che porta in Italia, dalla Casa della Fotografia di Mosca, un corpus di trecento opere di Alexander Rodčenko.

Rodčenko, l’arte cambierà il mondo

Rodchenko,-Lily-Brik
Rodchenko, Lily Brik

E’ un prestito importante, quello della Moscow House of Photography /Multimedia Art Museum, che porta in Canton Ticino fotografie, fotomontaggi, collage, stampe del fotografo e artista russo scomparso nel 1956. La mostra ci riporta alla fase emergente della tecnica fotografica, che lo stesso Rodčenko scopri, da autodidatta e ci immerge nei primi decenni del Novecento, quando le avanguardie russe diedero una scossa al modo di fare e pensare l’arte. Rodčenko faceva parte di coloro che credettero, almeno all’inizio, che l’arte potesse contribuire a cambiare il mondo, spiega Ol’ga Sviblova, direttrice della Casa della Fotografia. La piega che prese la Rivoluzione russa deluse le aspettative, ma le sperimentazioni artistiche dell’autore non hanno perso d’importanza. Le composizioni diagonali, gli scorci, gli scatti dall’alto o dal basso sono solo un esempio di quanto Rodčenko stesse lavorando a tecniche e modalità espressive destinate a sviluppi molto attuali. Per il suo tempo, “Rodčenko fu un artista multimediale”, dichiara Sviblova, combinando, in teoria e in pratica, pittura, fotografia, cinema.

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Markus Raetz e Nuove Consonanze

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Markus Raetz,
Binocular view, © 2016 Markus Raetz, Prolitteris, Zürich

Per la mostra monografica è stato scelto un artista svizzero, Markus Raetz. Nato nel 1941, lavora molto, a partire dagli anni Sessanta e Settanta, su disegno, pittura e scultura, studiando le dinamiche della percezione visiva. Le sue opere cambiano a seconda del punto di vista di chi guarda, suggerendo un esercizio di osservazione non banale. A Lugano Raetz presenta lavori di repertorio, i taccuini, quaderni dove è solito prendere appunti ed elaborare le prime bozze e un’opera inedita, “Chambre de lecture”.
Da vedere anche l’allestimento della collezione permanente, dal titolo “Nuove Consonanze”. Al Masi le opere in archivio vengono esposte a rotazione, in mostre sempre diverse. La mostra del 2016 punta a far dialogare autori distanti, per stili e per cronologia, attraverso quattro temi: archetipo, natura, ritratto e linguaggio.
La collezione permanente è a ingresso gratuito: un altro buon motivo per visitare il museo sul lago, che, tra l’altro, presenta proposte educative per i bambini e visite guidate, sempre gratuite, ogni domenica alle 15.

Informazioni Utili:

Mostra Rodčenko in esposizione fino all’8 maggio 2016
Mostra Markus Raetz disponibile fino al 1 maggio 2016
Mostra “Nuove Consonanze” in esposizione fino al 26 febbraio 2017

Per maggiori informazioni: www.masilugano.ch

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