Sabato 14 Dicembre 2024 - Anno XXII

Chiusi e Venezia insieme per la promozione turistico-culturale

venezia

Chiusi e Venezia sottoscrivono un’intesa per lo scambio culturale pluriennale e la promozione turistica di entrambi i territori. Attraverso le iniziative in programma, le due realtà faranno emergere dalla storia gli elementi che hanno reso grandi Chiusi e Venezia

Chiusi panoramica
Chiusi

Chiusi, cittadina in provincia di Siena, e Venezia hanno sottoscritto un’intesa con cui si impegneranno ad attuare un programma pluriennale di scambi culturali e promozione. Gli scambi culturali avverranno attraverso la costruzione di un rapporto che unisce le potenzialità delle varie istituzioni museali presenti nelle due città (Fondazione Musei Civici di Venezia e Museo Nazionale Etrusco di Chiusi, Museo Civico e Museo della Cattedrale). Il programma culturale tra le due città si svilupperà attraverso una linea condivisa che avrà come obiettivo quello di far emergere dalla storia, attraverso ricerche, mostre, stage, borse di studio, caratteri identitari che hanno reso grande il passato dei territori d’appartenenza delle popolazioni dell’Antica Etruria e dell’Antico Veneto. Un esempio di queste linee di studio sarà l’analisi delle assonanze, similitudini e differenze tra le due civiltà e città in relazione ad aspetti specifici quali i valori identitari dell’essere umano nel suo rapporto con l’essere e l’apparire, individuando come tema conduttore il rapporto tra maschera e persona, in un affascinante percorso che possa ad esempio arrivare dai canopi etruschi fino alla Commedia dell’arte.

Firma intesa Chiusi - Venezia
I sindaci di Chiusi e Venezia firmano l’intesa tra le due città

“Per la nostra città e per tutto il territorio questa è una giornata importante”, dichiara il primo cittadini di Chiusi Juri Bettollini, “perché grazie al protocollo che abbiamo firmato con Venezia vorremmo riuscire a creare una rete di progetti che permetteranno a Chiusi e alle terre di Siena di fare un grande salto di qualità. Adesso sarà importante passare velocemente alla fase operativa e quindi alla valorizzazione dei contenuti dei nostri musei attraverso scambi culturali e borse di studio che permettano da Venezia di spostarsi su Chiusi e viceversa per comprendere la nostra storia attraverso il ricco patrimonio archeologico. Abbiamo tanta voglia di raccontare la bellezza delle città e dei territori! Oggi la politica non deve inventarsi nulla, ma deve trovare i mezzi per raccontare tutto il bello che abbiamo. Noi, grazie all’amicizia con Venezia, siamo pronti a farci vedere al mondo non solo come Chiusi, ma come Valdichiana e come Terre di Siena per intercettare grandi flussi turistici nel nome della cultura e dell’arte.”

LEGGI ANCHE  Milano, il Kenya porta il safari in centro città
Chiusi
Chiusi

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, dal suo canto dichiara: “La cultura è sicuramente un mezzo per unire due città come Venezia e Chiusi. La storia di Chiusi rende questa città speciale perché rappresenta il centro di un territorio molto più grande che è l’Etruria. Nel passato tra gli antichi popoli di Venezia e Chiusi ci sono stati tanti contatti commerciali e pacifici che noi vorremmo raccontare in una logica di riscoperta dell’Italia nel suo complesso. Per questo penso che la Città di Chiusi e tutta l’Etruria debbano avere un rilievo molto più grande di quello avuto finora perché c’è tanto passato importante da raccontare. Noi a Venezia abbiamo trenta milioni di turisti ai quali vogliamo raccontare la storia dell’Italia sviluppando una dorsale culturale che vada da Roma a Venezia passando per Chiusi e che racconti di storia, di agricoltura, di artigianato, di manifattura e di tradizione. Crediamo che l’Etruria in tutto questo possa essere protagonista perché è un grande giacimento culturale e di ricchezza anche economica ancora poco esplorato. Vogliamo mettere in vetrina un grande territorio per raccontare tutta l’Italia e per costruire così un futuro per i nostri bambini che sia basato sull’unione e non sulla divisione. Penso che i rapporti tra città possano costruire un’Italia diversa.”

Condividi sui social:

Lascia un commento