Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Giornate di primavera, Fai riapre i tesori di Puglia e Basilicata

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Nel weekend del 19 e 20 marzo, in occasione delle Giornate Fai di primavera, verranno riaperti i tesori di Puglia e Basilicata. Grande attesa per la proiezione multimediale dello storico sipario del teatro Piccinni di Bari e per la riapertura della Chiesa di Santa Maria della Valle a Matera

Fai riapre teatro Piccinni Bari
Teatro Piccinni di Bari

Un appuntamento irrinunciabile per riappropriarsi di un patrimonio storico e artistico altrimenti inaccessibile. E’ questa la filosofia delle ormai tradizionali Giornate Fai di primavera, promosse anche quest’anno nel weekend di sabato 19 e 20 marzo dal Fondo ambiente italiano, che offriranno anche in Puglia l’opportunità di andare alla scoperta di luoghi sotto gli occhi di tutti eppure non visitabili. Sono le aperture straordinarie, insomma, il punto di forza delle Giornate di primavera. Accadrà a Bari, prima di tutto, con le visite al cantiere del teatro Piccinni, che per una volta non aprirà agli addetti ai lavori impegnati nel recupero del più antico palcoscenico del capoluogo ma ai cittadini e turisti. Un restauro che ha già portato al recupero dell’ottocentesco sottotetto del teatro, che una volta riaperto il Piccinni sarà destinato a diventare uno spazio da vivere.

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Lo storico sipario del teatro Piccinni di Bari

“Durante l’apertura straordinaria delle Giornate di primavera – fanno sapere dal Fai – sarà possibile ammirare la proiezione multimediale dello storico sipario del teatro realizzato nel 1913 dall’artista barese Antonio Lanave, allievo del noto Raffaele Armenise, raffigurante un giardino classico, con balaustre, statue e colonne, che attualmente è custodito nel suo interno e non è esposto al pubblico”. A fare da ciceroni, secondo tradizione, gli studenti di alcuni licei e scuole superiori baresi. Durante le visite al Piccinni sono previste performance musicali e anche un “Gran ballo ottocentesco a teatro”, a cura di Marcella Taurino, e la mostra “Donne all’Opera”. Tre secoli di abiti da sera’, curata dallo scenografo e costumista Tommaso Lagattolla, docente all’Accademia di belle arti di Bari, che propone una serie di fedeli ricostruzioni di costumi d’epoca dal Settecento ai primi del Novecento. Decine e decine, poi, le occasioni di visita proposte dal Fai in Puglia: in prima istanza c’è quella all’abbazia di Santa Maria di Cerrate, a Lecce, il solo bene di proprietà del Fondo ambiente nella regione, e ancora chiese e palazzi e diversi altri luoghi di interesse storico e artistico.

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Fai riapre santa maria della valle
Santa Maria della Valle detta Vaglia di Matera

Non meno interessanti si annunciano le Giornate di primavera in Basilicata e soprattutto a Matera, Capitale europea della cultura per il 2019. Nella città dei Sassi spiccano fra le altre le aperture straordinarie del castello Tramontano e, per la prima volta, della chiesa rupestre di Santa Maria della Valle, la cosiddetta Vaglia, inaccessibile da decenni. “La chiesa è ubicata lungo l’antica via Appia, in località La Vaglia, antico Casale di Matera, nell’area del parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri del Materano”, spiegano dal Fai. “Il primo impianto risale all’VIII secolo, dopo è stata completata nel tardo XIII secolo con l’aggiunta di strutture murarie. Si trattava della più ampia chiesa rupestre di Matera, luogo di culto attivo e meta di pellegrinaggi. Nel 1756, poiché versava in condizioni di grave degrado, fu soppressa dall’arcivescovo Antinori. Da allora è rimasta esposta alle intemperie del tempo e all’incuria degli uomini, utilizzata come stalla e deposito di munizioni. Attualmente priva di destinazione d’uso, conserva ancora i decori esterni e interni che richiedono immediati restauri”.

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