Venerdì 19 Aprile 2024 - Anno XXII

DJ Matrix, il disc jockey più amato dal popolo di internet

DJ Matrix

Matteo Schiavo, in arte DJ Matrix, è un ragazzo di successo. Il popolo della rete lo adora. Ogni suo brano supera 3 milioni di visualizzazioni su You Tube. DJ Matrix è un ragazzo a modo, l’opposto di genio e sregolatezza: non fuma, non beve ed è diventato vegetariano

DJ Matrix
DJ Matrix

L’intervista è fissata per le ore 14.00. E quando ormai mancano pochi minuti all’appuntamento telefonico con DJ Matrix, nome d’arte del vicentino Matteo Schiavo, il disc jockey italiano più seguito e amato dal popolo di internet con oltre 3.000.000 di visualizzazioni a brano su YouTube, inizio a fantasticare su quella che può essere la sua giornata tipo: sveglia tardi, sempre in movimento, ragazze a bizzeffe, ore piccole tutte le sere. Insomma la vita sregolata tipica dei dj. Ma fin dal primo scambio di battute con DJ Matrix devo subito ricredermi. Scopro  infatti che non beve alcolici, non fuma e da poco è diventato anche vegetariano. Dunque una vita sana. L’unica forse che gli consenta di stare ore e ore alla consolle ma anche di studiare, fare il musicista, il produttore (ha un’etichetta discografica tutta sua) e il cantante.  “A differenza di quanto si possa pensare – racconta DJ Matrix – ho una vita molto regolare, quasi da ufficio. Di giorno studio e faccio il produttore discografico mentre di notte faccio il dj. Lavoro che mi consente di testare le mie canzoni sul pubblico” .
Farai anche una vita come la definisci tu “da ufficio” ma  dal 2006 ad oggi hai realizzato un susseguirsi di hit come “La Tipica ragazza italiana”, “Voglio Tornare negli anni ‘90”, “Con una 500” feat. Paps‘n’Skar & Vise, e “Fanno Bam”. Come te lo spieghi tutto questo successo?
Sicuramente sono il dj più amato perché sono vicino alla musica pop. La gente è attirata dalla mia musica perché mischio musica pop con musica dance. E poi perché canto in italiano.

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DJ Matrix nuovo albumDa poco è uscito il tuo nuovo album. Soddisfatto di come sta andando?
Molto. È il mio best seller: già dopo due settimane dall’uscita ha superato i due volumi precedenti. Ma non solo. Durante la settimana di Sanremo è stato uno tra i pezzi più scaricati su iTunes, nonostante la concorrenza dei brani in gara al Festival.
Per questo terzo volume hai voluto coinvolgere artisti di grosso calibro. Il fatto che questi abbiano accettato come ti ha fatto sentire?
Mi ha fatto sicuramente molto piacere. Collaborazione più importante è con gli Autogol, personaggi televisivi. In questo album ho cercato di portarmi a casa le persone più vicine alla mia musica. E devo dire che tutti hanno accettato subito. E non nascondo che la cosa mi ha fatto un gran piacere.
Ma perché questo titolo Musica da giostra (l’album è il terzo volume della fortunata serie omonima che nelle due precedenti uscite ha goduto di un grande successo di pubblico piazzandosi in cima alle classifiche)?
La scelta del titolo fa capire che si tratta di un album da “casino”, un mix di canzoni da ballare e cantare a squarciagola. E si rifà ai tempi in cui in discoteca mi dicevano che facevo appunto “musica da giostra”.
DJ Matrix, con questo nuovo album vuoi lanciare qualche messaggio particolare ai giovani?
No, nessun messaggio particolare. Musicalmente questo è un momento di grande confusione, in cui per intenderci va tutto e va bene niente. Non c’è un orientamento, un genere che predomina su un altro. E questo mi fa sentire molto libero.

DJ Matrix YoutubeMa allora il pubblico come fa a scegliere?
Sicuramente viene condizionato dal web. Ovviamente parliamo del pubblico dei giovani. La gente è molto attratta dai youtuber. Il trash sta vincendo su tutto. Chi arriva per primo al cervello, al cuore e allo stomaco vince. Conta essere veloci per sfondare. Non si possono più fare dischi difficili. Solo a Sanremo possono funzionare pezzi simili.
Proprio grazie a YouTube la tua vita è cambiata.
YouTube è stata (parlo al passato perché oggi non è più così, quando tutti saltano sulla stessa barca si corre il rischio di affondare) il mio trampolino di lancio, ma anche l’unica arma che mi ha permesso di farmi conoscere senza avere alle spalle una major, un ufficio stampa e un produttore. È stato il mio unico mezzo per arrivare alla gente senza pagare nulla e nessuno. Grazie a YouTube sono diventato virale.
Come ci si sente ad essere il dj italiano più amato dal web?
La cosa mi  lusinga anche se negli anni ho cercato di togliermi quest’etichetta di dosso pur non rinnegando le mie origini musicali internettiane.
Che differenza c’è tra chi spopola sul web e chi in un talent scout?
Premetto che sono contrario ai talent scout. La differenza sta poi nel fatto che il vantaggio di essere scoperti online è che è il web che ti sceglie. Gli artisti che durano non sono quelli che vanno ai talent. Fedex in questo senso ha fatto scuola. Se uno è forte esplode prima del talent show.

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