Una pioggia leggera mi accoglie a Lubiana, capitale della Slovenia, arrivando al terminal degli autobus. L’ostello si trova nella parte orientale della città, a dieci minuti a piedi dal centro, in via Poljanska cesta. Il mio tour parte dal castello che domina Lubiana. Situato in collina, è necessario prendere la funicolare da piazza Krekov, anche se sono molti i sentieri immersi nel verde che si inerpicano fin sopra al castello. Il Ljubljanski grad è stato integralmente ricostruito nel 1960 in stile medievale su preesistenti fortificazioni ed è indubbiamente una delle attrazioni principali della città. Dalla torre panoramica si gode della più bella vista su Lubiana, mentre una parte del castello è adibita alla mostra sulla storia slovena. Scendendo di nuovo verso il centro storico, si incontrano tre borghi – Mestni, Stari e Gornji Trg – che formano il cuore della Lubiana medievale, mentre il fiume Ljubljanica attraversa tutta la città dividendo i distretti.
A sud, in piazza Mestni Trg, l’edificio quattrocentesco dell’odierno Municipio fa da sfondo alla fontana in stile barocco di Francesco Robba, scultore veneziano, le cui opere arricchiscono il cuore della Lubiana di età moderna. Passando dal Mestni allo Stari Trg, il quartiere più vecchio della città medievale, con edifici e fontane in stile barocco (in particolare la fontana di Ercole), si protende a destra il “ponte dei Calzolai” dell’architetto Jože Plečnik, così chiamato perché qui un tempo sorgevano le botteghe dei ciabattini. Gornji Trg, invece, si distingue per la presenza della chiesa di San Giacomo davanti la quale si erge la colonna mariana del 1861.
Palazzi medievali lungo il fiume Breg
La parte opposta del lungofiume Breg si contraddistingue ancora per i palazzi medievali ma soprattutto per la presenza dell’Accademia delle Scienze e delle Arti e della Biblioteca Nazionale del 1935. A due passi da li, si trova la piazza della Rivoluzione francese con il monumento a Napoleone e alle Province Illiriche. Percorrendo la Slovenska cesta, poi, si arriva alla famosa Kongresni trg, piazza del Congresso, chiamata così dopo il Congresso della Santa Alleanza che si svolse a Lubiana nel 1821. La piazza è circondata dal palazzo dell’Università e dall’edificio della Filarmonica slovena, sulla cui facciata si può leggere l’anno della fondazione: 1701, una delle più antiche d’Europa. Dall’altro lato della piazza, sorge il convento delle Orsoline e la chiesa della SS. Trinità, stupendi monumenti del barocco sloveno.
Verso nord, invece, la Trg republike, piazza della repubblica, ospita il Parlamento: è qui che il 25 giugno 1991 fu proclamata l’indipendenza della Slovenia dalla ex Jugoslavia. Passo davanti all’edificio neoclassico del Teatro Nazionale dell’Opera e al Museo Nazionale, e arrivo al Parco Tivoli, il polmone verde della città dove i lubianesi passeggiano, fanno sport e giocano con i bambini. L’entrata del parco è caratterizzata da un lungo viale alberato adibito a galleria d’arte a cielo aperto che conduce al Castello di Tivoli, sede del Centro Nazionale di Arti Grafiche. Proprio di fronte all’entrata principale del parco, invece, sorge la chiesa serbo-ortodossa del 1936 dedicata ai SS. Cirillo e Metodio, con gli affreschi dei pittori Jašovid e Mladenovid e l’iconostasi dipinta dal pittore Mirko Šubic.
Lubiana: dall’architettura barocca all’Art Nouveau
Tornando verso il cuore della città, altra tappa obbligata è il Nebotičnik, grattacielo di 12 piani che, nel 1933, anno di costruzione, era l’edificio più alto dei Balcani con i suoi 70 metri. All’ultimo piano è aperto un elegante caffè panoramico da cui godere di una vista a 360 gradi sulla città.
È da qui in poi che si scopre un’altra Lubiana: si passa dall’architettura barocca e medievale all’Art Nouveau. Lungo la via Miklošič, sorgono edifici del primo decennio del secolo XX in stile liberty, il più interessante dei quali è sicuramente quello che oggi ospita la Banca Commerciale di Credito Cooperativo, con l’ornamentale facciata (1922), opera di Ivan Vurnik. A pochi passi da lì, si arriva al cuore pulsante di Lubiana, la Prešernov trg, piazza dominata dal monumento al poeta sloveno France Prešeren, ma soprattutto dalla Chiesa dei Francescani, con la facciata rossastra in pieno stile barocco.
La chiesa fu costruita negli anni 1646-60 e la sua facciata fu terminata intorno al 1700, rifatta nel secolo XIX e ristrutturata nel 1993. Sopra la facciata sorge la statua bronzea della Vergine, la più grande della città. La chiesa è decorata dal monumentale altare maggiore, opera dello scultore Francesco Robba, eretto a metà del secolo XVIII, mentre l’aspetto odierno dell’interno risale agli anni successivi al terremoto del 1895. Altra caratteristica di questa bella piazza è il Triplice ponte (tromostovje), ad opera di Plečnik. Nel 1932 l’architetto sloveno aggiunse due ponti laterali all’unico allora esistente per il passaggio pedonale, creando così un complesso architettonico di particolare bellezza.
Concludo il mio giro cittadino attraversando il triplice ponte e arrivando in Vodnikov trg, piazza occupata interamente dal mercato centrale nel quale si può comprare di tutto: frutta, verdura, pesce, carne, spezie, fiori, specialità culinarie slovene, ecc., mentre dall’altro lato, il colonnato del mercato coperto si interrompe con il “Ponte dei Macellai”. A dominare la piazza, sorge la bella cattedrale barocca di San Nicola, con la porta principale in bronzo che ritrae la storia del cristianesimo sloveno e l’interno decorato con affreschi di Giulio Quaglio.
Il Ponte dei Draghi
Dall’altro lato, il “Ponte dei Draghi”, caratterizzato dalle famose sculture dei draghi (agghiaccianti e quasi reali), rappresenta una delle immagini più famose di Lubiana. Viene considerato monumento tecnico e creazione di spicco dell’architettura in stile Sezession a cavallo del secolo XIX e XX. È ormai sera e la capitale slovena non è meno attrattiva. Anzi. La vita notturna si svolge sul lungofiume Breg dove caffè, ristoranti e locali si affollano di persone per l’aperitivo o la cena. Da entrambe le rive è possibile osservare la bellissima chiesa dei Francescani illuminata, con i numerosi ponti che collegano le due parti della città medievale a regalare una suggestiva immagine. Decido di cenare in uno dei locali del centro storico che serve piatti tradizionali sloveni: la jota, classica zuppa a base di patate, cipolle, carote e fagioli e gli Struklji, degli involtini di pasta sfoglia ripieni di salame, formaggio e spezie. I cittadini lubianesi rispecchiano lo spirito di questa città: i ritmi lenti e rilassati con cui scorre la vita lungo le rive del fiume Ljubljanica sono la caratteristica principale di una capitale mitteleuropea che vanta una vivace vita culturale con teatri, musei, gallerie d’arte, festival internazionali e un’università che attrae da sempre studiosi e ricercatori da ogni parte d’Europa.
Informazioni utili
Come arrivare
: in autobus con collegamenti diretti da Venezia, Trieste e Zagabria (il prezzo medio è di 30€).
Quando andare: l’estate inoltrata è la stagione migliore per visitare la città.
Valuta: Euro. Lingua ufficiale: Sloveno. L’inglese è abbastanza diffuso. Religione: Cristianesimo Cattolico.
Dove dormire: “Hostel DIC” in Poljanska cesta, 26. Si trova a dieci minuti a piedi dal centro della città. E’ un ostello pulito ed economico (circa 25€ a notte con prima colazione).
Dove mangiare: “Robba” (Mestni Trg 4); “Druga Violina” (Stari Trg 21).
Cosa mangiare: Jota (zuppa a base di patate, cipolle, carote e fagioli); Struklji (involtini di pasta sfoglia ripieni di salame, formaggio e spezie); Bukta Repa (maiale con rape in salamoia).
Musei: Muzej Novejse Zgodovine (Museo di storia contemporanea, Celovska cesta 23); Slovene Ethnographic Museum (Metelkova 2); National Gallery (Cankarjeva c. 20); City Museum of Ljubljana (Gosposka 15). Libri: “Veronika decide di morire” di Paulo Coelho.