Giovedì 14 Novembre 2024 - Anno XXII

Ville Palladiane dalla grande bellezza

Villa Piovene Porto Godi

Giardini, parchi, architetture classiche, affreschi, decori, ma anche storia e misteri racchiusi nelle nobili dimore venete frutto dell’ingegno di Andrea Palladio. Visita alla Villa Piovene Porto Godi di Lonedo

Ville venete Palladio
Villa Piovene Porto Godi

Nel periodo d’oro del 1500 italiano, nel quale arti e scienze iniziarono a cavalcare l’onda di un nuovo rinnovamento culturale chiamato Rinascimento, l’insigne architetto Andrea Palladio, non ancora all’apice della sua indiscussa fama, a proposito dei committenti vicentini, nei suoi appunti scriveva d’aver «ritrovato gentil’huomini di così nobile e generoso animo e eccellente giudicio ,c’habbiano creduto alle  mie ragioni e si siano partiti da quella invecchiata usanza di fabbricare senza bellezza alcuna…».
I nobili dell’epoca, infatti, affascinati dalle innovative idee di Palladio, maestro della prospettiva e amante dell’architettura greco-romana dalle forme rigorosamente proporzionate, si lasciarono guidare dall’ingegnoso architetto ed anzi riuscirono a “sponsorizzare” la sua creatività anche al di fuori dei confini della Repubblica Serenissima di Venezia, influenzando le future costruzioni in Europa e altrove nel Nuovo Mondo.

La provincia di Vicenza ricca di dimore palladiane

Villa Piovene Porto Godi
Villa Piovene Porto Godi

Nel 1996 l’Unesco, nel riconoscere la bellezza delle ville palladiane, ha inserito le Ville di Andrea Palladio nella World Heritage List, come patrimonio mondiale dell’umanità. Il territorio della provincia di Vicenza, in effetti, ospita il maggior numero delle dimore patrizie progettate dal Palladio, ma anche palazzi, ponti e basiliche, di cui la più celebre è la Basilica Palladiana in Piazza dei Signori a Vicenza.
Il successo di Palladio, nato a Padova col nome di Andrea di Pietro della Gondola, è in parte dovuto anche alla lungimiranza di un nobile vicentino, Giangiorgio Trissino che non solo gli dette il soprannome di Palladio, ma ne curò pure la formazione e l’istruzione attraverso dotte frequentazioni e importanti viaggi in Italia. Qualunque sia stata l’influenza artistica che ha forgiato le idee creative di Palladio, non va trascurata l’importanza che egli attribuì al rapporto bellezza/funzionalità cercando di coniugare i principi del passato classico alla praticità della vita rinascimentale, tra tradizione e innovazione.

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Le prime ville progettate, oggi Patrimonio dell’Umanità

Villa Piovene giardino
Villa Piovene Porto Godi

Il nostro tour inizia con la visita presso una nobile dimora immersa nel verde lussureggiante delle colline vicentine: Villa Piovene Porto Godi, a Lonedo, frazione di Lugo di Vicenza. Per ammirare al meglio le complesse bellezze di questa villa, immaginiamoci calati nella realtà del 1500, quando il concetto di villa era ben diverso da come lo intendiamo noi oggi.
La villa rinascimentale veneta era la dimora del nobile o borghese signore, proprietario di vasti terreni, un uomo in grado di offrire lavoro e prestiti ai contadini; colui che produceva generi alimentari per Venezia e altre località della terraferma per cui la villa costituiva una sorta di “fabbrica”, centro del potere sociale ed economico della zona circostante.
Non solo questo. La villa veniva inserita in un tessuto urbano e territoriale che teneva in considerazione il contesto fisico-geografico, il suo rapporto con le vie di comunicazione, l’importanza dei vicini corsi d’acqua, la fertilità dei campi della proprietà, e le opportunità offerte dagli scambi commerciali. In quest’ottica si colloca Villa Piovene Porto Godi, magistralmente costruita su un colle per dominare e controllare l’intera pianura. E’ costituita da una complessa struttura che ha subito, nel corso dei secoli, differenti fasi di costruzione attribuibili a illustri personalità dell’arte e dell’architettura.
Procedendo in ordine cronologico, al Palladio è attribuito il progetto del corpo centrale, databile tra il 1539-1540, in quanto sono presenti gli elementi architettonici tipici dell’impronta palladiana: il pronao a “tempio” abbellito da sei alte colonne in stile ionico ed anche per l’iscrizione intagliata sull’arco, posto sotto la scala d’accesso, che riporta il nome del Maestro.

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Villa Piovene Porto Godi doppia scala
Villa Piovene Porto Godi

Successivamente, nel 1700, l’architetto Francesco Muttoni, progetterà la doppia scala a tenaglia  che conduce al piano nobile, le due barchesse simmetriche ricavate nei portici architravati di ordine dorico, il decorativo cancello in ferro battuto e la scenografica scalinata mentre lo scultore bassanese Orazio Marinali scolpirà le statue che adornano la recinzione in muratura e i giardini.
Nel 1800, il Conte Antonio Piovene di Lonedo, abbellì ulteriormente la villa attraverso la realizzazione del giardino all’italiana impreziosito da statue di soggetto mitologico; gioghi d’acqua che sgorgano dalla fontana situata nel retro, piante ornamentali, roseti e abilmente sfruttò la zona circostante creando un vasto parco dotato di un percorso naturalistico di circa due chilometri, del tutto immerso in una natura spontanea a volte intervallata da lunghi viali di tigli, da piante ornamentali e da grotte naturali (covoli). Accanto al complesso della villa, vicino all’entrata del secolare parco, si trova la cappella dedicata a San Girolamo, costruita nel 1496. Lo stemma araldico riportato sul vessillo di Casa Piovene Porto Godi è il leone rampante.

Leggi la seconda puntata: “Villa Godi Malinverni nata per godere della vista dei territori a valle

Info:
E’ consentita la visita agli esterni della villa, al parco e alla cappella.
Indirizzo:Via Palladio, 51-Lonedo di Lugo Vicentino (VI) – Tel.0445-860613
http://www.vicenza-unesco.com/villa-piovene.html
http://villapiovene.weebly.com/la-villa.html

Un ringraziamento al Conte Alfonso Vergnano di Villar, discendente diretto dei Piovene per linea materna, proprietario della villa, per l’accoglienza e la preziosa collaborazione.
(Martedì 26 la seconda parte con la visita a Villa Godi Malinverni)

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1 commento su “Ville Palladiane dalla grande bellezza”

  1. Una grande e bellissima Villa, io e la mia famiglia siamo molto vicini ai conti vergnano di villar e dalla contessa piovene ormai con dolore deceduta le amava le sue rose il suo giardino era la cosa più importante della parte della Villa, un caro saluto ad Alfonso sempre gentile educato poi la contessina Maria Ludovica che gli voglio un bene dell’anima mi ha fatto anche da commare d’anello poi c’è Cristiano x me come fratelli pazzi e dir poco poi con chi sono legato sia d’affetto che rispetto con cui abbiamo avuto stretti legami lavorativi il grande conte Cesare scipione vergnano di villar ancora oggi ci stimiamo molto se è dal 2006 che non vi vediamo solo qualche chiamata tantissimi ricordi nella Villa poi la pozione tra le migliori xké sovrasta sulle altre complimenti per l’articolo e ringrazio anche io il conte Alfonso vergnano di villar x la disponibilità come lo è stato da sempre

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