La costa occidentale bresciana del lago di Garda è una delle zone panoramiche più famose di Lombardia. Soprattutto nel tratto meridionale che si svolge da Lonato, ancora nell’interno, fino alla perla di Sirmione, si susseguono borghi e cittadine deliziosi, tutti da visitare. Caratteristica la presenza di castelli e rocche più o meno fortificati, più o meno intatti, che segnano una storia di difese e di attacchi.
Una terra, quella bresciana, contesa a lungo dai Visconti di Milano e gli Scaligeri di Verona, poi conquistata e tenuta dalla Repubblica Serenissima di Venezia per più di 300 anni, fino alla caduta in mano napoleonica e poi austriaca.
Lago di Garda la terra dove fioriscono i limoni
Terra preziosa e strategica, il lago di Garda, abitato fin dall’epoca paleolitica, di formazione glaciale, era una via fondamentale di commercio del sale e del grano e di passaggio dal Nord al Sud dell’Europa. Valicate le Alpi, i popoli del Nord, dai barbari invasori a Goethe, si affacciavano sui paradisi italiani proprio in questo lago. E scoprivano le meraviglie del territorio fertile, ulivi, vigneti, limoni, fiori di ogni specie, un microclima ideale, le acque profonde del lago per trasportare uomini e merci.
Goethe incantato nel suo “Viaggio in Italia”, scrisse, osservando il Garda “conosci tu la terra dove fioriscono i limoni?”. Oggi il Garda bresciano è ancora un paradiso di cultura, natura e ospitalità. L’itinerario può iniziare dalla rocca di Manerba, dal profilo inconfondibile: dall’alto, dopo una salita faticosa, si gode un panorama stupendo fino a Bardolino, Torre del Benaco, l’isola Cavazza, l’isola dei conigli. Il tutto immerso nel verde folto e ciuffi di ginestre.
I Castelli di Padenghe e Polpenazze
Scesi sulla costa, si percorre la gardesana per arrivare ai castelli di Padenghe e di Polpenazze. Piccoli borghi tutti raccolti intorno a queste mura che contengono a Padenghe addirittura un minuscolo paese: casette pittoresche ristrutturate che corrispondono alle casette medievali dove si rifugiavano gli abitanti quando arrivava l’invasore, si serravano le porte e il castello offriva “ricetto”, cioè rifugio finché duravano acqua e provviste.
Lo sguardo e il panorama si ampliano a Desenzano, tra le cittadine più grandi e famose della costa meridionale del lago di Garda. Un importante castello di “ricetto” anche qui, dalle mura merlate, ponte levatoio, stanze di guarnigione militare. E poi da vedere il Duomo con una pala del Tiepolo, il porticciolo antico, la piazza centrale animata e colorata, il palazzo del Podestà, i balconi fioriti.
Visita tra musei e fondazioni
Il museo archeologico G. Rambotti rivela i resti di importanti insediamenti palafitticoli del lago di Garda nella località Polada e Lavagnone, protetti dall’Unesco insieme con altri siti omologhi della corona delle Alpi. E soprattutto da non perdere la Villa romana, la testimonianza più importante di villa tardo antica nel Nord Italia: in un’ottima posizione ambientale e paesaggistica, essendo situata proprio sulla via Gallica che collegava Bergamo Brixia e Verona lungo la riva meridionale del lago.
Più defilato dalla costa è Lonato, con la sua enorme, possente rocca scenografica, spesso teatro di eventi in costume e rievocazioni storiche. È una rocca visconteo veneta, considerata dagli strateghi veneziani un modello di fortificazione, lodato anche da Napoleone Bonaparte. Dal 4 al 7 agosto sarà al centro di un festival con un centinaio di spettacoli ed eventi, tema dominante il mondo del circo contemporaneo, con un Galà dedicato a Moira Orfei: artisti di strada, musica e gruppi etnici provenienti da più parti del mondo (www.lonatoinfestival.it).
La cittadella della cultura
Mentre poco nota, ma assolutamente da visitare è la fondazione Ugo da Como. Una cittadella della cultura in questo luogo di pace appartato, ma comunque vicinissimo al centro della cittadina, la fondazione Ugo da Como raccoglie le proprietà del senatore originario di questa zona, appassionato di arte e di collezionismo. Nella casa quattrocentesca, antica sede del podestà veneto, Ugo da Como raccolse arredi, quadri, ceramiche, oltre 50.000 volumi antichi e rari che risalgono al XII secolo e incunaboli che costituiscono una straordinaria biblioteca. Tra le curiosità anche il libro più piccolo del mondo da leggere con una lente d’ingrandimento (www.fondazioneugodacomo.it).
Sirmione e le grotte di Catullo
L’itinerario sul Lago di Garda si conclude a Sirmione, “perla delle isole e delle penisole del Garda”, come la definì il suo cantore più appassionato, Catullo. Le cosiddette grotte di Catullo, scoperte solo nell’Ottocento, scavate nel Novecento, ritenute la famosa villa dei Valeri di Verona, sono in realtà un’enorme casa di villeggiatura di una ricchissima famiglia patrizia di età successiva a quella di Catullo. Posizione eccellente, resti imponenti, panorama amplissimo, vegetazione rigogliosa tra le rovine ne fanno uno dei luoghi più romantici di tutto il lago.
A parte questo “must” imperdibile, Sirmione è tutta un gioiello: dalla rocca sul lago che fu castello veneziano di guarnigione, al centro storico con viuzze acciottolate, la parrocchiale medievale con interessanti tracce di affreschi all’interno, case coperte di bouganvillee ed oleandri, insegne pittoresche, ville e palazzi nascosti nei parchi, tra cui la famosa villa Callas dei Meneghini che ospitò anche Aristotele Onassis.
Dove mangiare
Cucina di lago, lavarello, trota, tinca, coregone, condimenti all’olio extravergine del Garda, manzo all’olio con olio del proprio frantoio al Ristorante S. Rocco, via Avanzi 11 Soiano del lago, tel. 3297656726, info@sanroccoristorante.com
Trota in crosta di pistacchio, mousse di coregone al Ristorante Onda Blu, Manerba del Garda, www.residenceondablu.it tel 0365 654004
Bigoli al lavarello, olive e capperi al Ristorante Kapperi, Desenzano, Tel. 030 999 1893
I vini del Garda bresciano
Una bella realtà produttiva è l’azienda Avanzi a Manerba: cantine spettacolari, un’azienda fondata nel 1930 e portata avanti in famiglia, che ottiene con le uve coltivate sulla sponda occidentale del Garda vini eccellenti. La suggestiva barricaia conduce a tunnel sotterranei dove gli 800 metri di corridoi ospitano le riserve in affinamento e collegano l’antica cantina a quella nuova.
In produzione il Garda classico Doc, il Lugana, il Chiaretto Valtenesi, vincitore di numerosi premi. Avanzi produce anche un ottimo olio extravergine di oliva Garda Dop, ricavato da olive con spremitura a freddo, dolce con retrogusto di mandorla e leggermente piccante e ha inaugurato da poco anche un microbirrificio artigianale attiguo alle cantine. www.avanzi.net/
Dove dormire
Le strutture più varie sono presenti in questa zona della costiera gardesana bresciana, dai camping alle mobile house, agli hotel tre o cinque stelle. Ottima base per questo itinerario l’Hotel Belvedere di Manerba da cui si gode una splendida vista sul lago, tel. 0365651661 – www.hotelbelvedere.bs.it
Info: festivalstorytellinglagodigarda.com