Lacrime di Afrodite, gemme preziose, petali di fiori sparsi nell’acqua. Sono queste le isole greche, centinaia e centinaia, che costituiscono il tesoro dell’Egeo. Tra la costa dell’Attica e la costa della Turchia, gli arcipelaghi delle isole greche, Cicladi, Sporadi, Dodecaneso, costituiscono una delle mete più intriganti per una vacanza di fine estate. Mentre nel nostro Nord cominciano le piogge e i freddi autunnali, qui splende ancora il sole, la luce é tersa, il mare blu come negli affreschi del palazzo di Cnosso a Creta. Ci invita a fare un breve viaggio in queste isole la Celestyal Cruises, che parte dal Pireo, il porto di Atene e propone due itinerari di tre o quattro giorni.
Ogni tappa merita un’escursione a terra, ma anche il viaggio per mare è un’esperienza di vivere in pieno. Coccolati dal personale della nave, che spesso parla italiano, distratti dalle mille attività di bordo, tentati dalle ottime specialità al buffet e ai ristoranti à la carte, coinvolti nelle conferenze tematiche che caratterizzano ogni crociera, non ci si annoia di certo. Senza dimenticare il piacere della piscina e del sole in navigazione. L’itinerario più breve, davvero non impegnativo, riesce a far conoscere in tre giorni cinque tappe, una più bella dell’altra.
Isole greche: Mikonos affascinante
Mykonos, nelle Cicladi Settentrionali, nonostante la celebrità, la mondanità che la sceglie da cinquant’anni, la frequentazione di personaggi glamour, ha ancora quell’atmosfera affascinante che ne ha determinato il successo. Case imbiancate dai balconi fioriti, scale esterne in legno dipinte di azzurro e di verde, stradine a zig-zag, cappelle nascoste dalle cupole rosse e azzurre. E l’indimenticabile corona di mulini a vento che si va ad ammirare al tramonto, mentre si sorseggia un cocktail nei locali della piccola Venezia affacciati sul mare.
Dopo il tramonto ci si perde tra le strade dell’interno, illuminate e animate da mille negozi e boutique di moda, gioielli, souvenir.
Santorini la più bella
Santorini, nelle Cicladi Centrali, “la più bella tra le belle” (delle isole greche) secondo la definizione degli antichi, è imperdibile. Anche se si è vista in mille fotografie, ha il potere di sorprendere quando la si visita. Una posizione e una conformazione unica, con l’enorme cratere centrale o “caldera”, disposto ad arco intorno al mare, la corona di paesi bianchi di calce disposti in cima alla cresta, in contrasto con la terra scabra e bruciata, le strade ripide che si arrampicano fino alla cima percorse da autobus o asinelli, le baie in basso a cui si approda con le lance, sbarcati dalla nave.
Il panorama si apre vertiginosamente man mano che si sale verso l’alto, scoprendo in basso il mare e altri isolotti al largo. Anche qui il tramonto è un must, goduto dalle innumerevoli terrazze dei locali dove ci si rilassa, contemplando il disco di sole che scende, illuminando le case bianche a grappolo, le cupole delle chiese, le mille luci che cominciano ad accendersi, man mano che avanza la sera. Unica anche la storia di Santorini che con il cataclisma avvenuto verso il 1500 a.C., con i resti archeologici di una civiltà straordinariamente raffinata nell’arte e nei costumi, corrisponde perfettamente al mito di Atlantide raccontato da PlatonePatmos
Patmos: paesaggi, spiagge, patrimonio religioso
La tappa di Kusadasi in Turchia permette di visitare gli splendidi scavi di Efeso, la terza città più potente del mondo antico dopo Roma e Alessandria d’Egitto, legata anche alla memoria della Madonna e di San Paolo, che qui predicò agli Efesini.
Altra atmosfera a Patmos, tra le isole greche del Dodecaneso è la più settentrionale. Silenzio e misticismo nell’imponente monastero eretto nel secolo 11º in onore di San Giovanni Evangelista che a Patmos, dal 95 al 97, abitò in una grotta, scrivendo il Libro dell’Apocalisse. Il monastero con la grotta e l’area intorno è un sito patrimonio Unesco dal 1999. Si visita Patmos quindi, non solo per i suoi paesaggi luminosi e le spiagge, ma per il suo patrimonio religioso di fondamentale importanza per il mondo ortodosso. Con le sue potenti mura merlate, il monastero-fortezza colpisce l’attenzione fin da quando ci si avvicina in nave. All’interno un vero labirinto di cortili, chiostri, scale, cappelle, splendidi affreschi che attraversano sei secoli di storia, una fastosa iconostasi in legno dorato e un museo che contiene splendide opere, icone, manoscritti, gioielli, documenti preziosi.
Creta, l’isola misteriosa
Infine l’ultima tappa di Creta, l’isola misteriosa, dove si scoprono i siti archeologici della grandissima civiltà minoica, fondamentale nella storia d’Europa, scomparsa dopo terribili catastrofi naturali e le invasioni dei popoli del Nord. Gli scavi di Cnosso, dove lavorò a lungo Arthur Evans all’inizio del Novecento, secondo una romantica interpretazione dell’archeologia, offrono la ricostruzione di alcune parti dell’enorme palazzo del re Minosse, dove il mito collocava il Minotauro. Palazzo labirinto dalla parola “labrys” o doppia ascia, che era uno dei simboli del potere nella civiltà minoica. La scelta di ricostruire e colorare parti del palazzo potrebbe far discutere i moderni archeologi, ma sicuramente fa sognare i visitatori. Che guardano incantati le colonne gialle e rosse, gli affreschi con i delfini, il principe dei gigli, le danzatrici, la tauromachia, le processioni religiose. Così la grandiosità dell’area archeologica si anima con scene spettacolari. Mentre le testimonianze autentiche si scoprono poi nello splendido Museo Archeologico di Iraklion, davvero imperdibile.
Info: www.celestyalcruises.com anche in italiano
Info turistiche: www.visitgreece.gr
Per arrivare ad Atene abbiamno utilizzato il volo Aegean Airlines che parfte da Milano e da Roma www.aegeanair.com